BUSTO ARSIZIO – Prima la rapina alla Lidl di Busto, poi l’evasione dai domiciliari dopo il primo arresto. La notte scorsa le manette sono scattate per la seconda volta: nei guai un 25enne di nazionalità ghanese arrestato dalla polizia di Gallarate la prima volta. E dagli agenti gallaratesi e bustocchi nella seconda occasione.

La rapina

Il 25enne lo scorso 22 dicembre aveva rubato dagli scaffali del discount bustocco due bottiglie di Jack Daniel’s nascondendole nelle tasche dei pantaloni. L’uomo si era poi diretto verso l’uscita saltando la fila alla cassa come se non dovesse pagare niente. Un dipendente del supermercato aveva notato il rigonfiamento delle tasche bloccando il fuggitivo e invitandolo a pagare le bottiglie o a restituirle. Il ghanese aveva ingaggiato una colluttazione con il dipendente riuscendo a fuggire con una delle due bottiglie dopo aver ferito il dipendente alla fronte e aver danneggiato a calci le porte del discount.

Gli agenti del Commissariato di Gallarate, avendo acquisito la descrizione fisica dell’uomo, dopo una breve ricerca riuscirono a rintracciarlo in via Parravicini e arrestarlo. In attesa dell’udienza per direttissima che si sarebbe tenuta il giorno successivo, il giovane era stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Busto Arsizio.

L’evasione

La mattina successiva però, quando gli agenti sono arrivati a casa per accompagnare il 25enne all’udienza, di lui non c’era più traccia. Il Giudice del Tribunale di Busto Arsizio, visto l’evasione del sospettato dagli arresti domiciliari, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del fuggitivo.

Il ri-arresto e i documenti del fratello

La fuga è durata fino alla notte appena trascorsa, quando al Commissariato di Busto Arsizio è arrivata la segnalazione di rumori sospetti nello stabile dove risiede il fuggitivo di 25 anni. Gli agenti del Commissariato di via Foscolo, insieme ai colleghi di Gallarate, hanno immediatamente raggiunto l’abitazione e verificato che effettivamente una persona era entrata nell’appartamento del fuggitivo passando dal balcone. Il giovane, riconosciuto dagli agenti come l’evaso, ha comunque consegnato i documenti del fratello, cercando probabilmente di evitare nuovamente i rigori della legge. È finito in manette: questa volta rimane in carcere.

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