Una giovane di 15 anni si è trovata coinvolta in un incubo dopo aver incontrato un ragazzo su Instagram. I due si sono incontrati alla stazione di Porta Garibaldi a Milano e il ragazzo, di origini tunisine ma residente a Pavia, ha portato la ragazza a fare una passeggiata in riva al fiume Ticino, nell’area del parco Vul. Purtroppo, durante questa passeggiata, il giovane ha abusato della ragazza, che era incapace di difendersi.

Dopo l’aggressione, la ragazza non è stata in grado di ricordare esattamente cosa fosse successo. Quando il suo aggressore le ha offerto un passaggio per tornare alla stazione, lei ha rifiutato e ha deciso di rimanere da sola per un po’. Tuttavia, presa dai sensi di colpa per aver perso la verginità a causa della violenza subita, la giovane ha chiamato il numero di emergenza per “lasciare un ultimo messaggio ai genitori” e si è gettata nel fiume Ticino.

Fortunatamente, gli agenti di polizia sono arrivati sul posto e, utilizzando le torce, hanno trovato la ragazza vicino al ponte coperto, piangente e in cerca di aiuto. La giovane si aggrappava a un ramo nel letto del fiume e, stremata, si è lasciata trascinare dalla corrente.

Gli agenti di polizia sono stati coraggiosi e si sono gettati nel fiume per salvare la ragazza, nonostante le sue resistenze rendessero il salvataggio difficile. Inoltre, uno degli agenti è finito nuovamente nell’acqua fredda del Ticino, rischiando l’ipotermia. Una volta riportata a riva, la giovane è stata trasportata in ospedale in codice rosso.

Dopo essere stata raggiunta dai familiari, la ragazza ha raccontato l’esperienza drammatica vissuta. Questo caso mette in evidenza l’importanza di essere prudenti quando si incontrano persone online e di prestare attenzione alla propria sicurezza personale. È fondamentale educare i giovani sulle potenziali minacce presenti sui social media e fornire loro gli strumenti necessari per proteggersi.

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