Tecnico radiologo denunciato per violenza sessuale
Un tecnico radiologo è stato denunciato dalla Polizia di Stato di Gallarate per violenza sessuale, aggravata dalla qualifica di pubblico servizio. La denuncia è stata presentata da una donna che si è lamentata del comportamento inappropriato del tecnico durante una radiografia alla caviglia. Le indagini sono state avviate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio a seguito della segnalazione della donna presso la struttura sanitaria. La giovane è stata ascoltata in modalità protetta con l’aiuto di una psicologa della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Dalle testimonianze emerse, sembra che il professionista chiedesse alle pazienti di togliersi i pantaloni e rimanere solo in mutande per effettuare una radiografia alla caviglia. Con la scusa che l’abbigliamento potesse interferire con la qualità dell’immagine radiografica, il tecnico abbassava personalmente le mutandine fino alle ginocchia, esponendo i genitali delle pazienti. Solo al ritiro dei risultati radiografici, la donna si rese conto di essere stata oggetto di attenzioni sessuali, scoprendo che l’esame era stato effettuato solo alla caviglia e non al femore come indicato dal tecnico.
Durante la perquisizione e la copia forense del telefono cellulare del radiologo, sono state trovate due foto cancellate che ritraevano il corpo di due pazienti completamente nude durante un esame radiologico. L’indagine ha poi proseguito con l’acquisizione dei nomi delle pazienti trattate dal professionista, che sono state interrogate in modo sommario. Dalle testimonianze è emerso un quadro di atteggiamenti inappropriati e poco professionali da parte del tecnico. La maggior parte delle pazienti veniva fatte spogliare direttamente nella sala radiologica, senza utilizzare gli spogliatoi appositi. In alcuni casi, il tecnico ordinava alle pazienti di spogliarsi completamente o di abbassare le mutandine, causando imbarazzo alle donne. Inoltre, in due casi, il professionista aiutava le pazienti a spogliarsi della biancheria intima prima dell’esame radiologico o a vestirsi dopo, toccandole quindi nelle parti intime.
Alla luce delle prove raccolte, il tecnico radiologo è stato indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti della prima donna e di altre due pazienti, ovvero le due donne che sono state aiutate a spogliarsi della biancheria intima.