Un ragazzo di diciotto anni, alto due metri e ubriaco, ha aggredito i carabinieri ma poi si è pentito. G.P., studente di Lovere, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto la sera di Santo Stefano, quando il giovane, sotto l’effetto dell’alcol, è entrato in lite con i gestori della pista di pattinaggio del paese. Dopo essere stato sorpreso a fare pipì vicino al loro tendone, è stato chiamato il 112. La situazione è degenerata quando i carabinieri sono arrivati e il ragazzo ha iniziato ad assumere un atteggiamento sempre più aggressivo. Durante la discussione, un brigadiere ha chiamato il padre del giovane per cercare di calmarlo, ma senza successo. Quando il ragazzo ha tentato di avvicinarsi ai gestori della pista, ha spinto il brigadiere che ha riportato una prognosi di cinque giorni per una botta alla schiena. A quel punto, l’arresto è stato inevitabile e i carabinieri hanno dovuto utilizzare due bombolette di spray al peperoncino per domare il ragazzo. Durante l’udienza per direttissima, il giovane ha ammesso di aver esagerato e si è pentito delle sue azioni, chiedendo scusa al brigadiere. Il giudice ha convalidato l’arresto senza applicare ulteriori misure, considerando l’età e la mancanza di precedenti penali dell’imputato. Il processo è stato rinviato al 28 febbraio. Il ragazzo è tornato a casa con il padre, libero ma con il bruciore causato dal peperoncino.

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