Il sindacato autonomo dei militari, che rappresenta gli uomini e le donne dell’esercito italiano, esprime preoccupazione per la mancata rinnovazione della convenzione che ha garantito la presenza delle Forze Armate sui treni Trenord in Lombardia. A partire dal 1° gennaio 2024, questa importante collaborazione sarà compromessa, mettendo a rischio la sicurezza pubblica nella regione.
Il segretario generale del Sam, Antonino Duca, ha dichiarato: “La decisione di non rinnovare la convenzione minaccia direttamente il benessere e la sicurezza di chi utilizza i treni nella regione. Abbiamo assistito a numerosi casi in cui l’intervento tempestivo dei militari ha impedito che situazioni potenzialmente pericolose sfociassero in violenze gravi. La loro presenza costituisce un deterrente efficace contro atti criminali e comportamenti antisociali sui treni, assicurando un viaggio più sicuro per tutti, soprattutto per anziani e giovani studenti”.
Negli ultimi anni, infatti, i militari hanno svolto un ruolo cruciale nel garantire un ambiente sicuro sui treni Trenord, intervenendo in numerosi episodi di violenza ai danni di operatori e passeggeri. La loro presenza dissuasiva ha contribuito significativamente a prevenire atti criminali, creando un ambiente più sicuro per i viaggiatori e il personale di Trenord.
Il sindacato autonomo dei militari esorta le autorità competenti e la direzione di Trenord a riconsiderare questa decisione, tenendo conto del ruolo cruciale svolto dalle forze armate nella promozione di un ambiente sicuro sui trasporti pubblici. Chiediamo un dialogo aperto e costruttivo per trovare una soluzione che possa garantire la sicurezza di operatori e passeggeri senza compromettere il benessere della comunità lombarda.
La sicurezza pubblica è un bene comune che richiede la collaborazione di tutte le parti interessate. Il sindacato autonomo dei militari è pronto a impegnarsi attivamente per trovare soluzioni che salvaguardino la sicurezza e il benessere di chi viaggia sui treni Trenord in Lombardia, lavorando per il ripristino del protocollo. La sicurezza è un diritto fondamentale, e la presenza di uomini e donne in divisa rappresenta un investimento nella tranquillità di tutti i cittadini.