La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, soffre di vertigine parossistica posizionale, una condizione che si verifica a causa di un’alterazione della funzione dell’organo dell’equilibrio nell’orecchio interno. Questo disturbo si manifesta con una sensazione di vertigine rotatoria che può durare da 20 a 30 secondi fino a un minuto. Solitamente, le vertigini si presentano al risveglio o al momento di andare a dormire, durante il passaggio dalla posizione sdraiata a quella eretta, o anche quando si flette o estende velocemente il capo. In alcuni casi, possono comparire anche durante il riposo, quando ci si gira su un fianco.

La vertigine parossistica posizionale è causata dallo spostamento degli otoliti, dei sassolini o cristalli presenti nel vestibolo dell’orecchio interno, all’interno dei canali semicircolari. Questo spostamento stimola erroneamente i recettori che registrano le accelerazioni rotatorie del capo, creando una sensazione illusoria di rotazione dell’ambiente circostante rispetto al proprio corpo. Durante le crisi, può verificarsi anche un’instabilità posturale che può durare per alcuni giorni, anche dopo il trattamento della vertigine.

Il trattamento della vertigine parossistica posizionale prevede l’esecuzione di specifiche manovre posizionali da parte di uno specialista otorinolaringoiatra. Queste manovre mirano a riportare gli otoliti nella corretta posizione all’interno del labirinto dell’orecchio, liberando il paziente dalla sensazione vertiginosa. Prima di eseguire le manovre liberatorie, lo specialista valuterà le caratteristiche della vertigine attraverso specifiche manovre diagnostiche.

Le manovre diagnostiche permettono di individuare quale canale semicircolare è interessato, in modo da poter eseguire le manovre liberatorie corrette. Entrambe le tipologie di manovre richiedono che lo specialista esegua movimenti rapidi della testa e del corpo sul paziente. Le manovre diagnostiche scatenano la sintomatologia vertiginosa, che viene valutata dal medico attraverso il nistagmo, un movimento involontario degli occhi che presenta caratteristiche diverse a seconda del canale semicircolare coinvolto. Successivamente, lo specialista eseguirà le manovre liberatorie, che possono a loro volta scatenare una vertigine liberatoria, segno che gli otoliti stanno ritornando nella loro posizione corretta.

Dopo un’adeguata terapia liberatoria, è possibile che si verifichino sensazioni di instabilità e nausea che possono durare anche per alcuni giorni. In alcuni casi, potrebbero essere necessarie diverse manovre liberatorie per riposizionare completamente gli otoliti. Se la sintomatologia vertiginosa persiste, sarà necessario effettuare una visita di controllo e ripetere il trattamento con le manovre liberatorie.

In conclusione, la vertigine parossistica posizionale è una condizione benigna che può essere trattata con successo tramite specifiche manovre posizionali eseguite da uno specialista otorinolaringoiatra. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affronta questa condizione e sta seguendo il necessario percorso terapeutico per gestirla al meglio.

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