Un anno impegnativo per la Questura di Cremona: sicurezza e prevenzione al centro dell’azione

L’anno che sta per concludersi è stato un periodo molto impegnativo per gli uomini della Questura di Cremona, che si sono trovati a fronteggiare diverse sfide per garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio. Come ha spiegato il questore Michele Sinigaglia, molto è stato fatto in termini di prevenzione. Nel corso del 2023 sono stati emanati 22 provvedimenti di ammonimento, di cui 3 per violenza domestica e 19 per stalking. Nonostante il numero di provvedimenti sia rimasto sostanzialmente in linea con l’anno precedente, si è registrato un aumento delle persone che si sono rivolte alla Questura per avviare un procedimento di ammonimento. Quest’anno sono state 35. “L’ammonimento è un provvedimento i cui effetti si sono aggravati”, ha spiegato il questore, “un’arma che comporta pene più severe per chi reitera determinate condotte. Nella lotta alla violenza di genere, la tempestività delle misure adottate è fondamentale”.

Sempre in tema di prevenzione, quest’anno sono stati adottati 8 provvedimenti di sospensione della licenza di esercizi pubblici per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, un aumento rispetto ai 2 dell’anno scorso. Inoltre, sono state identificate oltre 15.000 persone e controllati 3.800 veicoli nel corso dell’anno. “La presenza attiva della polizia sul territorio contribuisce ad aumentare il senso di sicurezza”, ha affermato il questore.

Nel complesso, il numero di reati nella provincia di Cremona è rimasto costante. La lotta ai reati predatori, come i furti nelle abitazioni, le truffe agli anziani e i reati online, rimane una priorità. Tuttavia, i reati legati alla violenza di genere sono motivo di preoccupazione. Sul fronte repressivo, il numero di fascicoli relativi al cosiddetto “codice rosso” trattati dalla polizia, in particolare dalla Mobile, è raddoppiato rispetto all’anno precedente. Sono stati trattati 98 fascicoli e in 22 casi l’autorità giudiziaria ha disposto misure cautelari. “Stiamo lavorando molto su questo fenomeno”, ha ribadito il questore, “è una costante troppo frequente e bisogna agire rapidamente. È un fenomeno legato a radici culturali profonde e bisogna cercare di attenuare questa disparità di potere tra uomo e donna che genera violenza. Chiedo a coloro che hanno il dovere di dare risposte di affrontare questo interrogativo. Gli strumenti per prevenire e reprimere ci sono, ma è necessaria la sensibilità e la collaborazione di tutti. Quest’anno siamo stati nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi su questo problema”. Il questore ha sottolineato l’importanza che i cittadini abbiano fiducia nelle forze dell’ordine e ha lanciato un appello affinché segnalino eventuali casi di violenza, maltrattamenti domestici o atti persecutori.

Il questore ha poi affrontato il tema dei passaporti, evidenziando un aumento significativo delle richieste rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2023 sono stati rilasciati 11.669 passaporti, mentre nel 2022 erano stati meno, solo 7.500. Nonostante l’aumento delle richieste, si sta cercando di velocizzare le procedure per garantire a tutti un documento in tempi rapidi.

Per quanto riguarda l’ordine pubblico, anche quest’anno c’è stato un grande impegno per le manifestazioni sportive, in particolare per la Cremonese. Il questore ha ringraziato tutti i suoi uomini, la Digos e tutte le altre forze dell’ordine che collaborano per garantire la sicurezza di tutti.

In conclusione, il questore ha definito la provincia di Cremona “relativamente sicura”, anche se ha sottolineato che la sicurezza assoluta non esiste. I dati confermano che il numero dei reati è più basso rispetto ad altre province lombarde.

Articolo precedenteViolenti episodi scuotono Calolziocorte: la città in allarme
Articolo successivoLa privacy a rischio: la testimonianza di un lettore di Valmadrera

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui