L’inciviltà e il vandalismo non possono essere lasciati correre impunemente. Questo è il messaggio che il prevosto di Busto Arsizio, monsignor Severino Pagani, ha voluto lanciare dopo gli atti di vandalismo ai danni dei presepi in vari comuni del varesotto e dopo l’episodio avvenuto la notte della vigilia di Natale, quando botti e petardi sono stati scagliati verso l’abside della basilica di San Giovanni Battista durante la messa di mezzanotte.
Durante l’omelia del Te Deum, monsignor Pagani ha sottolineato l’importanza di denunciare questi episodi per amore di verità e giustizia, su insistenza di molte persone rette. Ha raccontato come i petardi e i botti abbiano disturbato la celebrazione e spaventato le persone presenti, provocando anche danni economici, con la rottura dei vetri di cinque finestre della basilica.
Nonostante l’indignazione, monsignor Pagani ha sottolineato che la rabbia non è un sentimento cristiano, ma si è detto triste e amareggiato per il degrado educativo, sociale e culturale che si manifesta in episodi del genere. Ha auspicato una maggiore custodia del territorio per evitare ogni forma di degrado.
Secondo monsignor Pagani, non si può lasciare tutto passare, ma è necessario esercitare un’autorità educativa che si basi su valori fondamentali di buona educazione nella quotidianità della convivenza. Questo impegno, ha sottolineato, riguarda tutti: le famiglie, le istituzioni, le associazioni e l’intera comunità cittadina.
La denuncia di monsignor Pagani è un richiamo a riflettere sulle responsabilità di ognuno di noi nella costruzione di una società più civile e rispettosa. È importante che episodi come questi non vengano ignorati, ma affrontati con fermezza ed educazione, per garantire un ambiente più sicuro e sereno per tutti.