I bagni del Pronto Soccorso di Pavia sono stati definiti “un girone dantesco” da alcuni pazienti che domenica aspettavano di essere visitati. La situazione era pessima: vomito nel lavandino, water intasati e mancanza di acqua nei servizi per disabili. Inoltre, era impossibile trovare disinfettante o sapone per lavarsi le mani.

I pazienti hanno fatto presente al personale le pessime condizioni igieniche dei servizi, ma hanno ricevuto come risposta che non potevano fare nulla. La pulizia al mattino è garantita, ma con l’afflusso di persone che accedono al Pronto Soccorso durante il giorno, i servizi diventano inutilizzabili.

I pazienti chiedono più passaggi di pulizia durante la giornata, poiché non è possibile avere un Pronto Soccorso con servizi così scadenti, soprattutto considerando le lunghe attese per essere visitati. Alcuni pazienti sono rimasti al Pronto Soccorso per tutta la giornata, mentre altri sono arrivati nel pomeriggio e sono tornati a casa dopo l’una di notte.

La situazione è così difficile che il personale medico e infermieristico più esperto sta dando le dimissioni, lasciando il reparto nelle mani degli specializzandi. Inoltre, mancano le carrozzine e spesso le ambulanze non sono disponibili per riportare a casa i malati. In sala d’attesa, si rimane in attesa del proprio turno accanto ai clochard che dormono sulle sedie.

È evidente che si tratta di una situazione insostenibile che richiede un intervento immediato. Il Pronto Soccorso di Pavia deve garantire servizi igienici adeguati e un personale sufficiente per far fronte all’afflusso di pazienti. È necessario trovare soluzioni rapide e efficaci per migliorare la situazione e garantire un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i cittadini.

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