Il presepe di Muggiò, situato sul sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, è stato vandalizzato durante le festività natalizie. Inizialmente, una pecorella è stata danneggiata, seguita poi dal piccolo Gesù bambino, ridotto in pezzi. La comunità di Muggiò è profondamente sconcertata di fronte a questo atto di vandalismo.

Don Maurizio Tremolada, responsabile della comunità pastorale, ha commentato l’accaduto affermando che “chi rompe paga e i cocci sono suoi”, invitando così le responsabili a risarcire il danno causato. Le telecamere della parrocchia hanno ripreso tre ragazze che si sono introdotte nella capanna, scavalcando il recinto di protezione, distruggendo la pecorella.

Don Maurizio ha poi segnalato l’accaduto ai Carabinieri, consegnando loro le registrazioni delle telecamere. Ha invitato le responsabili a rimediare al male compiuto, sottolineando che è loro dovere farlo. Purtroppo, non è la prima volta che il presepe di Muggiò viene vandalizzato. Lo scorso Natale, un gruppo di ragazzi ubriachi aveva creato disordine nella capanna, danneggiando il piede del Gesù Bambino.

L’indignazione tra i muggioresi è palpabile e molti chiedono che siano adottati i giusti provvedimenti, oltre al risarcimento, magari coinvolgendo i responsabili in azioni di volontariato per la comunità. Alcuni commentano sull'”emergenza educativa” che si è acuita tra i giovani durante il periodo del Covid, evidenziando i risultati del vandalismo e i rifiuti lasciati nella piazza durante le serate.

Nonostante ciò, sul sagrato accanto alla Natività svetta l'”Albero della pace”, addobbato con colombe colorate realizzate dai bambini del catechismo, come simbolo di speranza e invito alla preghiera per la pace, che manca in tante parti del mondo, compreso il Medio Oriente. La comunità di Muggiò spera che gesti di inciviltà come questi non si ripetano e che la pace possa prevalere.

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