Una tragica tradizione: sparare colpi di pistola per festeggiare il Capodanno. È accaduto ancora una volta nella città di Napoli e nella sua provincia, dove un innocente ha perso la vita a causa della follia criminale di chi saluta l’arrivo del nuovo anno in questo modo irresponsabile. Sparare colpi di pistola non è un gioco, perché quei proiettili possono causare danni e tragedie. Questa mattina, Concetta Russo, una donna di 45 anni, è morta all’ospedale Cardarelli di Napoli a causa delle ferite alla testa provocate da un proiettile vagante. Un’altra donna di 50 anni, residente nel quartiere di Forcella, è stata ricoverata per una ferita d’arma da fuoco subita mentre si trovava sul ballatoio di casa sua. Queste sono due storie di sangue e morte causate da un’usanza sciagurata e criminale.
Concetta Russo si trovava a casa ad Afragola insieme ai suoi parenti per festeggiare il Capodanno. Tutto sembrava andare bene, ma in pochi secondi Concetta è crollata a terra, lasciando increduli e angosciati coloro che erano presenti. Concetta, sposata e madre di due figli, è stata colpita da un proiettile calibro 380 vagante. La festa si è trasformata in tragedia. Verso l’una di notte, Concetta è stata portata in ospedale, ma purtroppo non è stata possibile salvarla: le ferite causate dal proiettile erano troppo gravi e il cuore della donna si è fermato verso le nove del mattino. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto, ascoltando le persone presenti in casa, circa una decina. Sono in corso anche i rilievi balistici per determinare la provenienza del colpo di pistola. Non è esclusa nessuna pista in questa fase iniziale, ma l’ipotesi più probabile sembra essere quella di un incidente avvenuto all’interno della stessa abitazione in cui Concetta si trovava come ospite.
Concetta era originaria di Napoli, ma si era trasferita a Pantigliate, un comune nell’area metropolitana di Milano. Si trovava ad Afragola in vacanza per ricongiungersi con i parenti durante le festività, ma purtroppo questa riunione le è stata fatale. La donna colpita al fianco, invece, è ricoverata in prognosi riservata. Si tratta di una 50enne residente a Forcella che si trovava sul ballatoio di casa quando è stata colpita da un proiettile vagante. La polizia sta indagando su questo episodio.
Questi episodi tragici accaduti nella notte riportano alla mente storie che non dovrebbero mai essere dimenticate. Nel 2008, Giuseppe Veropalumbo, un carrozziere di 30 anni, fu ucciso da un proiettile vagante durante i festeggiamenti di Capodanno a Torre Annunziata. Si trovava in casa con sua moglie e i parenti quando il proiettile, proveniente dall’esterno, entrò nell’appartamento e lo colpì senza possibilità di scampo. La procura della Repubblica di Torre Annunziata ha condotto per anni indagini su questo evento drammatico, ma fino ad oggi non è stato trovato un responsabile per la morte di Giuseppe. Nell’anno successivo, nel 2009, le cronache registrarono la morte di Nicola Sarpa, un ragazzo di 25 anni. Si affacciò al balcone di casa ai Quartieri Spagnoli per richiamare il fratellino più piccolo che era sceso in strada a festeggiare, ma fu colpito da un proiettile vagante proveniente dalla strada. In questo caso, le indagini riuscirono a individuare il responsabile: fu la figlia del boss Salvatore Terracciano, Manuela, che è stata condannata in via definitiva. Queste storie, purtroppo, non insegnano nulla.

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