Mercoledì 3 gennaio 2024 è stata una giornata pesante per il traffico nella zona della Valtellina e della Valchiavenna. Le Polizie locali avevano previsto il caos sia per le uscite che per gli ingressi, e così è stato. Già a metà mattina il flusso di auto è diventato incessante, causando ingorghi tra i comuni di Mazzo e Lovero e il Campone di Tirano, che rappresenta un ostacolo per chi scende da Livigno e dal comprensorio sciistico dell’Alta Valtellina lungo la valle dell’Adda. Durante tutta la giornata, si è formato un lungo serpente di auto in discesa da Mazzo fino al Campone, poi una fila quasi fissa fino a Sondrio e ancora un’altra fila fissa fino alla variante di Morbegno della nuova statale 38. Solo sulla superstrada 36, nella zona di Bellano, il traffico era sostenuto ma scorrevole.
I social media sono stati invasi da persone che riportavano i tempi di percorrenza delle strade, come la statale 38, la statale 36 dello Spluga tra Madesimo e Chiavenna e la statale 37 del Maloja, tutte affollate di auto fin dal mattino. Alcuni utenti hanno segnalato di aver impiegato diverse ore per percorrere tratti di strada, come ad esempio da Valchiosa al Campone di Tirano.
Il comandante della Polizia locale associata di Tirano, Fabio Della Bona, ha commentato che il traffico intenso era prevedibile e che c’erano stati anche alcuni incidenti sulla strada, sebbene non gravi. Ha inoltre notato che Tirano era particolarmente affollata di turisti in quei giorni e che la situazione si è gestita bene, senza grossi problemi o incidenti.
Anche a Sondrio si sono verificati ingorghi in tangenziale nel pomeriggio-sera, mentre le vie interne della città e la provinciale per la Valmalenco erano scorrevoli. A Morbegno, il centro era libero dalle auto, ma la nuova variante era ancora trafficata. Anche a Chiavenna, in particolare lungo viale Maloggia e via Consoli, c’era grande movimento.