I pericoli dei cassonetti per la raccolta degli abiti usati sono stati messi in evidenza dal procuratore Karim Bamba, che ha chiesto il sequestro di alcuni modelli ritenuti pericolosi. Purtroppo, la sua richiesta è stata respinta dai giudici, che hanno escluso una correlazione tra la proprietà dei cassonetti e gli incidenti mortali che sono avvenuti. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha risposto alle sollecitazioni del procuratore, sottolineando che la sicurezza dei prodotti dipende dal loro corretto utilizzo e che eventuali rischi possono essere valutati da chi gestisce il servizio di raccolta. Per la morte del piccolo Karim è indagata la titolare della cooperativa che gestiva il cassonetto, ma anche in questo caso è stata chiesta l’archiviazione del caso. Nonostante le segnalazioni del procuratore e le richieste di intervento da parte dei ministeri competenti, non sembrano essere previste verifiche o approfondimenti in merito alla sicurezza dei cassonetti per la raccolta degli abiti usati. È importante porre attenzione a questi pericoli e adottare le misure necessarie per evitare ulteriori incidenti.

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