La tragica vicenda accaduta ad Afragola durante i festeggiamenti di Capodanno ha sconvolto l’intera comunità. Quell’unico colpo sparato accidentalmente dal nipote che ha colpito e ucciso la zia ha lasciato tutti senza parole. Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce una serie di circostanze che rendono ancora più tragica questa storia.

L’arma utilizzata, una Beretta 84 modello 84F, è risultata essere stata rubata la vigilia di Natale in provincia di Varese. È stato grazie all’instancabile lavoro delle forze dell’ordine che l’arma è stata ritrovata in un cespuglio vicino al cimitero di Afragola. Un ritrovamento che getta ancora più ombre su questa vicenda, perché dimostra che l’uso di armi illegali è ancora una triste realtà nel nostro Paese.

Dopo 24 ore di silenzi durante gli interrogatori, è stato il nipote, Gaetano Santaniello, a confessare di aver sparato per errore alla testa della zia. L’uomo, incensurato, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, porto e detenzione illegale di arma e ricettazione. La sua confessione ha svelato alcuni dettagli scioccanti: Santaniello avrebbe acquistato l’arma per festeggiare l’arrivo del 2024 e si sarebbe poi liberato di essa lanciandola dall’auto nei pressi del cimitero di Afragola.

Durante le indagini, è emerso anche un altro fatto inquietante: all’interno dell’abitazione è stato rinvenuto circa un chilo e mezzo di ordigni esplosivi artigianali, detenuti illegalmente da un amico di Santaniello. Questo ulteriore elemento ha portato all’arresto anche di quest’uomo, accusato di detenzione illegale di esplosivi.

Questa tragedia ci fa riflettere su quanto sia importante combattere il fenomeno delle armi illegali e dell’uso irresponsabile delle stesse. È necessario che le istituzioni si impegnino ancora di più nella lotta al traffico di armi e che si promuovano campagne di sensibilizzazione per una corretta gestione delle armi da parte dei cittadini.

In questo momento di dolore e sconcerto, tutta la comunità di Afragola si stringe attorno alla famiglia della vittima. È fondamentale che si faccia giustizia per Concetta Russo e che episodi come questi non si ripetano mai più.

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