Ristrutturazione in corso presso il comando della Polizia locale di Varese. L’ufficio situato in via Sempione sarà oggetto di lavori edili e di adeguamenti agli impianti elettrici e meccanici. Questi interventi sono necessari per un edificio datato, in cui gli operatori necessitano di spazi più ampi. Da anni si discute della possibilità di un trasferimento in una nuova sede.

L’intervento è necessario in risposta a una valutazione dei rischi effettuata dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione del Comune di Varese. Sono state evidenziate carenze strutturali e situazioni di non conformità per alcuni uffici e locali, oltre alla necessità di adeguamenti impiantistici. L’amministrazione ha quindi deciso di realizzare interventi per un valore totale di circa 50mila euro, affidati a un’impresa locale.

Le opere previste coinvolgeranno diversi uffici e spazi del comando. Saranno eseguiti interventi di tinteggiatura e risanamento del soffitto, manutenzione dei serramenti e realizzazione di nuovi impianti. Nella zona delle celle di sicurezza sarà effettuata una manutenzione straordinaria del sistema di videosorveglianza, mentre nell’atrio di ingresso principale verrà realizzato uno spazio per il personale addetto al controllo degli accessi.

Questo intervento viene effettuato nell’attuale sede in attesa che si possano trovare spazi più adeguati alle esigenze del personale in futuro. La questione della nuova sede è una discussione che si protrae da molto tempo. L’assessore Raffaele Catalano aveva già espresso la sua opinione all’inizio del mandato del sindaco Galimberti. Durante la campagna elettorale del 2021, il candidato leghista Matteo Bianchi aveva proposto di trasferire gli uffici della Polizia locale nell’ex Caserma Garibaldi, ma questa idea è stata abbandonata a seguito della sconfitta del centrodestra. In precedenza, nel 2019, il Comune aveva valutato Villa Augusta come nuova sede, ma questa ipotesi è stata scartata. La giunta ha deciso di destinare i locali della villa di Giubiano per accorpare la maggior parte dei servizi sociali ed educativi in un unico polo, finanziato dal Pnrr e ora decentralizzato sul territorio.

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