SARONNO – Per comprendere la gravità della situazione, basta scendere le scale della parte antica del cimitero: i muri scrostati con l’intonaco che si stacca sono predominanti e da qualche settimana si è aggiunto anche il nastro bianco e rosso che delimita con alcuni assi di legno e le scale alcune zone dei colombari. È difficile non notare, se si accede alla parte sotterranea del corpo A, le precarie condizioni delle lapidi che rischiano di staccarsi e cadere. È evidente la presenza di infiltrazioni, ma anche i danni ormai conclamati alle lastre di marmo che rischiano di crollare. Pertanto, è stata messa una transenna in quella zona e sulle tombe più compromesse è stato posizionato un avviso “Si chiede di contattare urgentemente l’ufficio cimiteriale al seguente numero”. Tuttavia, c’è grande preoccupazione anche perché sulla questione non c’è stata alcuna comunicazione: “La lapide di una mia lontana zia si trova qui. Non è interessata dagli avvisi, ma sono comunque preoccupata – spiega una saronnese che ha contattato ilSaronno – non solo perché il problema sembra molto diffuso, ma soprattutto perché non potrei sostenere i costi di una riparazione, anche minima. Non so nemmeno se spetterebbe a me sostenere i costi. Del resto, capisco che i parenti dei defunti degli anni Trenta, ma anche degli anni Sessanta e Settanta, potrebbero non venire più al cimitero o non voler pagare”. Da queste considerazioni nasce la richiesta: “Sarebbe utile informare in modo generale sui problemi che ci sono nei colombari e anche su ciò che prevede la normativa e su cosa si intende fare. Dopotutto, il cimitero è al servizio dell’intera città”. I primi problemi sono stati registrati sotto il porticato a destra dell’ingresso, dove nel mese di settembre sono cadute quattro lapidi rimaste poi a terra per diverse settimane e rimosse su segnalazione degli utenti.