Una sentenza amara per una donna ottantenne che, oltre a perdere le tracce dei resti mortali del nonno, ora deve anche pagare metà delle spese legali contro il Comune. La donna, di nome G.B., si è recata al cimitero di Casalpusterlengo per pregare sulla tomba del nonno, scomparso nel 1926, ma ha trovato una lapide nuova con il nome e la foto di una persona completamente sconosciuta. Dopo aver chiesto spiegazioni al Comune, ha presentato un esposto alla Procura e un ricorso al Tar per rivendicare il diritto di usufruire della concessione perpetua del loculo assegnato al nonno. Tuttavia, il Tar ha stabilito che la concessione è legata esclusivamente al beneficiario e non agli eredi, estinguendola di conseguenza. Non è stato possibile trovare l’atto di concessione originario né dalla nipote del defunto né negli archivi comunali. Una situazione complicata per questa ottantenne che si vede privata del diritto di poter continuare ad utilizzare il loculo in cui riposa il nonno. Una sentenza amara che le impone anche di pagare metà delle spese legali.

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