L’antico oratorio dei Santi Alberto e Teresa, situato in via Po a Sesto Ulteriano, ha finalmente iniziato i lavori di demolizione per garantire la sicurezza dell’edificio. Questo edificio, una volta una cappella privata costruita probabilmente nella seconda metà del 1500, è stato profanato da decenni ed è stato lasciato in uno stato di abbandono e decadenza. Nel corso degli anni, infatti, sono stati registrati importanti cedimenti strutturali, tra cui il crollo del tetto, e i Vigili del Fuoco hanno ripetutamente segnalato la pericolosità dell’edificio.
Il sindaco Marco Segala ha spiegato che, nonostante i tentativi fatti negli ultimi mesi per risalire alla proprietà dell’immobile, non è stato possibile. Poiché l’edificio non ha vincoli monumentali, artistici o restrizioni da parte della Soprintendenza, si è deciso di procedere con risorse pubbliche per un intervento che non poteva più essere rimandato. Questo intervento è necessario per garantire la sicurezza di una strada molto frequentata sia da veicoli che da pedoni.
Una volta conclusa la messa in sicurezza dell’area, nei prossimi mesi si procederà con la rimozione dei rifiuti e la pulizia dell’area. Tuttavia, l’abbattimento della struttura ha suscitato polemiche tra i cittadini che da tempo chiedevano il recupero dell’edificio. Nonostante le richieste di recupero, la decisione di demolire l’oratorio è stata presa per garantire la sicurezza pubblica.
È comprensibile che molti cittadini si siano affezionati a questa struttura storica e abbiano desiderato il suo recupero. Tuttavia, l’edificio era in uno stato di grave degrado e rappresentava un pericolo per l’incolumità pubblica. La decisione di demolirlo, quindi, è stata presa per garantire la sicurezza di tutti coloro che passano per quella strada.
È importante ricordare che la tutela del patrimonio storico e culturale è fondamentale, ma in alcuni casi, come questo, la sicurezza pubblica deve avere la priorità. Ora, con la demolizione dell’oratorio, sarà possibile ripristinare la sicurezza della zona e garantire la tranquillità dei cittadini.
Infine, speriamo che in futuro si possa trovare un modo per preservare e valorizzare il patrimonio storico della nostra città, senza mettere a rischio la sicurezza di tutti.