Maltempo e eventi meteorologici estremi hanno caratterizzato anche il 2023 in Valtellina, confermando un fenomeno in atto da anni. I dati resi noti da Legambiente nel rapporto ClimaCittà confermano questa tendenza, raccogliendo e analizzando gli episodi di avversità meteorologiche registrati in Italia.
Per quanto riguarda la provincia di Valtellina, sono due gli eventi degni di nota indicati nel rapporto. Il primo risale al 28 agosto, quando intense precipitazioni in Alta Valtellina causarono l’esondazione del torrente Frodolfo a Santa Lucia, nella confluenza con l’Adda, nel territorio comunale di Valdisotto e Bormio. Circa venti persone furono costrette all’evacuazione, così come sedici ospiti di strutture alberghiere in Valfurva a causa dell’esondazione dello stesso torrente, che allagò alcuni seminterrati. La seconda data da annotare è il 20 ottobre, quando forti raffiche di vento causarono ingenti danni nel comune di Piuro, in Valchiavenna.
Durante l’evento, alcuni tetti delle abitazioni furono scoperchiati e molti alberi abbattuti. Si registrarono anche piccole frane e allagamenti che richiesero l’intervento dei vigili del fuoco. In generale, Legambiente segnala che per l’intera Italia l’anno scorso è stato caratterizzato da una costante crescita degli eventi meteorologici estremi, che sono aumentati del 22% rispetto al 2022, raggiungendo quota 378. I danni causati dal maltempo sono stati di diversi miliardi di euro e hanno causato la morte di 31 persone.
In conclusione, il rapporto di Legambiente conferma la tendenza degli eventi meteorologici estremi in atto da anni, evidenziando l’importanza di adottare misure adeguate per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. È necessario investire in infrastrutture resistenti e sostenibili, nonché promuovere la sensibilizzazione e l’educazione ambientale per affrontare al meglio questi fenomeni. Solo così potremo garantire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni future.