Jolanda Lewandowska ed Edgar Fagraldines, condannati a trent’anni di carcere per l’omicidio di Angelo Ogliari, hanno presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo dell’Aia. L’avvocato Martino Boschiroli, che ha seguito il caso dalla prima condanna fino all’ultima sentenza della Corte di cassazione, ha annunciato che i due condannati si trovano attualmente nel carcere di Opera e attendono una risposta dall’Aia, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
L’avvocato Boschiroli basa il suo appello sul fatto che la condanna è stata emessa senza prove concrete, ma solo su indizi. Ha presentato una serie di addebiti e ha fatto riferimento alla sentenza della Corte di cassazione che, secondo lui, gli ha dato ragione su tutta la linea. Nonostante la condanna definitiva, l’avvocato ricorda che i suoi assistiti erano stati assolti nel processo con rito abbreviato a Crema nel 2011 e in quello in Corte d’appello a Brescia nel 2012. È solo successivamente, dopo vari processi e ricorsi, che sono stati condannati a trent’anni di reclusione.
Se la Corte europea dei diritti dell’uomo dell’Aia stabilisse che il processo non è valido, Jolanda Lewandowska ed Edgar Fagraldines tornerebbero in libertà. L’avvocato Boschiroli si dice fiducioso nel fatto che il suo ricorso sarà accolto e che la condanna verrà annullata.
Si tratta di un caso complesso e lungo, che ha attraversato diversi gradi di giudizio e ha richiesto molti anni per giungere ad una sentenza definitiva. Ora, spetta alla Corte europea dei diritti dell’uomo dell’Aia esaminare il caso e decidere se la condanna sia stata emessa in modo giusto o se vi siano stati errori nel processo. Per Jolanda Lewandowska ed Edgar Fagraldines, la speranza è che questa nuova istanza possa portare alla revisione del caso e alla loro liberazione.