La difficile ricerca di una casa a Como: la testimonianza di Laura

Laura ha 31 anni e da poco è stata trasferita a Como per motivi di lavoro. Come molti altri giovani in questa situazione, si è trovata ad affrontare la sfida di cercare una casa in affitto. Dopo una ricerca che ha durato quasi due mesi, Laura si è dovuta arrendere e accontentare di una stanza singola anziché un bilocale o un monolocale come desiderava. L’affitto che ha trovato è di 750 euro al mese, comprensivo di riscaldamento e acqua. Tuttavia, per ottenere questa stanza centrale, ha dovuto fornire garanzie consistenti e una caparra di 3 mesi.

Laura racconta di aver trovato annunci con prezzi più bassi, ma solo per il periodo da aprile a settembre, quando molti preferiscono affittare per brevi periodi come casa vacanza. La soluzione che ha scelto, nonostante sia solo una stanza e che la luce sia a parte, è stata considerata la migliore a lungo termine perché includeva anche i mesi primaverili ed estivi. Laura afferma di non poter cercare una casa ogni volta in base alla stagionalità turistica. Inoltre, i prezzi per bilocali nelle zone che le interessavano erano assurdi, partendo da 900 euro al mese, e i trilocali erano ancora più costosi. Laura avrebbe dovuto spendere tutto il suo stipendio per affittare un trilocale.

Durante la sua ricerca, Laura si è iscritta a vari gruppi social dove le persone mettono annunci per case in affitto o per trovare coinquilini. Tuttavia, avendo a che fare con persone sconosciute, Laura non si è sentita di fidarsi e ha preferito avere un rapporto diretto solo con il proprietario della casa.

Laura è consapevole che molti comaschi diranno che le case centrali hanno un prezzo elevato e che avrebbe potuto cercare in periferia o addirittura in un altro paese. Tuttavia, secondo lei, le cose dovrebbero cambiare perché la città rischia di svuotarsi. Como è una città bellissima, ma non per chi vuole iniziare una nuova vita, non per chi non è frontaliero o per chi guadagna meno di 3.000 euro netti al mese. Laura ama passeggiare lungo il lago e molte altre cose di questa città, ma ha già chiesto il trasferimento perché non può vivere pensando solo ai conti che non tornano e senza poter permettersi una pizza. La sua storia è solo una piccola esperienza, ma ci sono molte persone che hanno incontrato le stesse difficoltà a Como.

Laura conclude la sua testimonianza raccontando che ha dovuto lasciare il suo gatto a sua sorella perché non le avrebbero dato la stanza. Suo padre, 72 anni, ha dovuto fare da garante con la sua pensione perché il suo stipendio fisso non era sufficiente. Laura invita tutti a fare un piccolo esame di coscienza riguardo a questa situazione.

Se volete raccontarci le vostre esperienze, scriveteci a quicomostaff@gmail.com.

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