Oggi si è svolta la commemorazione per il 79esimo anniversario dell’eccidio dei “Cinque martiri” a Ferno, vicino a Samarate. Cinque giovani partigiani, poco più che ventenni, vennero uccisi dai fascisti il 5 gennaio 1945. Questo evento è un momento importante per i Comuni di Samarate e Ferno, che vogliono mantenere viva la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per opporsi a un regime totalitario. È fondamentale ricordare che da queste prove difficili della storia nascono grandi esempi per le future generazioni.
Nel suo discorso commemorativo al cimitero di Verghera, il vicesindaco di Samarate, Nicoletta Alampi, ha sottolineato l’importanza di ricordare Nino Locarno, Dante Pozzi, Claudio Magnoli, Silvano Fantin e Paolo Salemi, le cui memorie vivono nella storia di queste terre. Durante la cerimonia, è stata deposta una corona in onore dei caduti, alla presenza del sindaco di Ferno, Sarah Foti, dei rappresentanti di Anpi, delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’arma e della Filarmonica di Verghera.
Il vicesindaco Alampi ha inoltre voluto ricordare il compianto Massimo Ceriani, già presidente di Anpi Samarate-Verghera, e Carla Locarno, cittadina samaratese benemerita e sorella di Nino Locarno, che è stata una staffetta partigiana nella Resistenza locale e che ci ha lasciato lo scorso ottobre. La cerimonia è poi proseguita, come previsto, nel territorio di Ferno, con la presenza del viceprefetto di Varese, Fabio De Fanti.
Questo evento di commemorazione è un momento di riflessione e di impegno per non dimenticare il coraggio e il sacrificio dei partigiani che hanno lottato per la libertà del nostro paese. È un momento per onorare la memoria di coloro che hanno dato la propria vita per un ideale di giustizia e democrazia. È nostro dovere ricordare e tramandare questa storia alle future generazioni, affinché possano imparare dai grandi esempi del passato e costruire un futuro migliore.