La lotta contro i “furbetti” dei caselli autostradali si intensifica, con l’obiettivo di punire coloro che passano senza pagare il pedaggio. Recentemente, sono stati aperti quattro fascicoli in procura riguardanti questa pratica illegale. Uno di questi casi coinvolge un professionista di Lugano che, alla guida di una BMW di lusso, non ha pagato il pedaggio al casello di Como-Grandate per tre mesi. La polizia stradale ha sequestrato l’auto su disposizione del giudice delle indagini preliminari, dimostrando così che la nuova frontiera nella lotta contro i “furbetti” è quella di togliere loro l’auto.

Il professionista svizzero ha dovuto pagare 2.000 euro per ottenere il rilascio dell’auto e la denuncia querela è stata ritirata. L’obiettivo è quello di risolvere questi casi in modo rapido, evitando che si trascinino in tribunale, e colpendo gli inadempienti nel loro bene più prezioso, ovvero l’auto. Le ipotesi di reato vanno dalla insolvenza fraudolenta alla truffa, a seconda dei pronunciamenti della Cassazione. Le telecamere ai caselli autostradali sono fondamentali per incastrare i “furbetti”, che spesso non sono residenti nella zona ma sono in transito o provengono da altre regioni, come nel caso del professionista di Lugano. Ci sono anche casi di camionisti dell’Est che si sono avvalsi di questa strategia per non pagare il pedaggio.

Tuttavia, la situazione è diversa per i caselli della Pedemontana, dove non ci sono barriere ma solo un sistema di lettura delle targhe. Alcuni giudici ritengono che non sia configurabile né la truffa né l’insolvenza fraudolenta, poiché manca la “dissimulazione dello stato di insolvenza” da parte degli automobilisti. Di conseguenza, una pensionata italiana è riuscita a far archiviare la sua posizione nonostante abbia accumulato 800 passaggi non pagati dal 2016 in poi. In questi casi, l’unica via percorribile è quella della giustizia civile. La lotta contro i “furbetti” dei caselli autostradali è ancora in corso e si stanno cercando nuove strategie per contrastare questa pratica illegale.

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