La carenza di posti letto presso l’ospedale Morelli di Sondalo ha portato all’attivazione di dieci letti aggiuntivi. I vertici della struttura sanitaria sondalina hanno risposto prontamente a questa situazione, dopo il caso increscioso dell’81enne del paese che è stato costretto a essere trasferito al nosocomio di Chiavenna per mancanza di posti disponibili a Sondalo. Si sono quindi attivati per allestire dieci letti aggiuntivi al fine di far fronte all’afflusso straordinario di pazienti di questi giorni, causato dal picco di casi di influenza e Covid-19.

Tuttavia, ci si chiede a Sondalo se non si potesse programmare una soluzione del genere in anticipo. È lecito pensare che l’indignazione generale espressa da tutte le parti dopo il caso dell’anziano ricoverato a Chiavenna (e ora trasferito in Pneumologia a Sondalo) abbia accelerato la pratica.

Bene così, questa è la pronta risposta della neo nominata direttrice della Asst Valtellina e Alto Lario, Monica Fumagalli. Il periodo straordinario, caratterizzato dall’ampia diffusione delle sindromi respiratorie e dall’eccezionale afflusso di turisti nella provincia di Sondrio, ha richiesto un intervento altrettanto straordinario da parte della Asst Valtellina e Alto Lario per ricavare dieci posti letto aggiuntivi presso l’ospedale di Sondalo, al fine di soddisfare le richieste dei pazienti che si presentano sempre più numerosi al Pronto Soccorso, in particolare anziani e fragili. Questa azione è stata resa possibile grazie al coordinamento tra le strutture dell’Area medica, della Riabilitazione e delle Malattie infettive, con la piena disponibilità del personale sanitario, sotto la supervisione del direttore sanitario aziendale e del direttore del Morelli, Mario Melazzini. Dopo una riunione alla presenza dei direttori e dei coordinatori, è stata organizzata l’attivazione dei dieci posti letto grazie al lavoro sinergico dei reparti di Pneumologia e di Medicina.

“I posti letto saranno attivati già a partire da oggi”, conferma la direttrice generale, Monica Fumagalli, che è alla guida della Asst Valtellina e Alto Lario da pochi giorni. “Ringrazio i direttori e i coordinatori delle diverse strutture che hanno garantito la loro disponibilità ad operare in sinergia fino al superamento di questo periodo emergenziale”.

Nel frattempo, l’anziano ricoverato in Pneumatologia dovrà contare i chilometri percorsi da un nosocomio all’altro della provincia: più di 230.

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