Vandalismo a Sirtori: il sindaco Rosa chiede giustizia

Il sindaco di Sirtori, Matteo Rosa, non intende lasciar correre dopo il blitz che ha colpito l’edicola della Madonna dei Poveri nella notte tra il 28 e il 29 dicembre. Ha presentato denuncia contro ignoti presso la stazione dei carabinieri di Cremella e ha invitato le autorità a condurre indagini approfondite, mettendo a disposizione eventuali filmati. Inoltre, chiede ai cittadini di collaborare e di non tacere se hanno informazioni.

Il sindaco Rosa sottolinea che non si tratta di un intento punitivo, ma che quello che è accaduto potrebbe nascondere qualcosa di più grave di un semplice atto vandalico. Nel frattempo, ha promesso che la cappelletta sarà riparata e sta coinvolgendo cittadini e aziende per ripristinarla il prima possibile.

Rosa si è dichiarato dispiaciuto per il vandalismo, poiché la cappelletta della Madonna dei Poveri a Bevera è ormai parte della storia del paese, costruita nel 1952, e rappresenta un importante punto di riferimento per molte persone. Promuovere il rispetto per il sacro, specialmente durante le festività, significa onorare la memoria di chi ci ha preceduto, nel rispetto delle tradizioni e dell’identità che condividiamo tutti.

Il sindaco sottolinea che non si deve minimizzare un gesto del genere, considerandolo una semplice bravata. La blasfemia spesso cela un odio represso verso le proprie radici e la comunità. Chi danneggia un presepe, vandalizza un’icona o deturpa un’edicola votiva alla Madonna compie un atto di violenza inaccettabile che merita sanzioni esemplari.

Anche il consigliere regionale Giacomo Zamperini ha condannato il gesto, definendolo gravissimo e capace di gettare nello sconforto le persone proprio durante il Natale. Si è messo a disposizione per dare una mano nel ripristino e ha chiesto alle autorità di condurre indagini accurate. Invita chiunque possa collaborare con le forze dell’ordine a fornire informazioni o dettagli senza timore.

Zamperini si rivolge anche ai responsabili, consigliando loro di costituirsi, chiedere scusa e riparare al danno fatto. Il vandalismo non danneggia solo la decenza e la morale, ma recide le radici che ci legano al passato della nostra comunità. È necessario fare giustizia per questo atto di violenza inaccettabile.

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