La salma di Manuela Spargi, una donna di 56 anni di Milano, è stata abbandonata per tutta la notte a 1400 metri di quota in Valmadre, sopra Fusine, nel carro funebre dal suo autista. L’autista si è reso conto che non poteva proseguire oltre e ha lasciato la salma lì. Ora il feretro è tornato a Milano per i funerali e l’autista è stato dimesso dall’ospedale e si trova a casa a Milano. Resta solo il carro funebre da recuperare in alta quota. Possiamo dire che la vicenda della salma della sfortunata donna è risolta, se così si può dire. La donna è stata vittima di un tragico incidente stradale che l’ha vista finire nel lago di Piona, insieme al marito e al cugino, a causa di una manovra errata. L’incidente è avvenuto martedì 2 gennaio e venerdì l’autista delle pompe funebri è arrivato al cimitero di Colico per ritirare la salma e portarla a Milano in tempo per il funerale. Ma l’autista ha preso una strada diversa e si è bloccato nella neve a 1400 metri di quota. È stato trovato e soccorso dagli operatori degli impianti di Foppolo e dal soccorso alpino. Ora si tratterà di affrontare il seguito di questa vicenda incredibile, con la denuncia presentata ai Carabinieri di Milano dai familiari della donna. Non è esclusa una coda giudiziaria, dato che la salma è stata abbandonata nella tormenta. In molti si chiedono perché solo un operatore della ditta di pompe funebri sia stato inviato a Colico per prelevare la salma. La magistratura milanese sta indagando sulla vicenda. Inoltre, ieri è stato necessario un altro intervento di soccorso tra il rifugio e il Passo Dordona, a causa di un trentenne che si è fatto male a una gamba. È stato recuperato e portato in ospedale. Anche i tecnici del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale sono stati attivati.