Una bimba di soli due mesi è morta sabato all’ospedale di Desenzano. La prima diagnosi parla di bronchiolite, un’infezione delle vie respiratorie che in queste settimane sta colpendo molti bambini in Italia. La piccola, secondo quanto riferito, sarebbe arrivata in ospedale già in condizioni critiche e il decesso è avvenuto in Pediatria. Sono stati disposti ulteriori accertamenti per confermare questa diagnosi.

La comunità di Gozzolina, in particolare, è in lutto per la morte della bambina. La piccola viveva lì con i genitori e un fratellino che frequenta la scuola elementare. I genitori sono originari della Romania e si sono trasferiti in Italia quasi dieci anni fa. Il padre lavora come operaio impiantista in un’azienda di montaggio e installazione di pannelli fotovoltaici. La bambina non si sentiva bene già da alcuni giorni, ma le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente, lasciando ai genitori poco tempo per portarla in ospedale. Hanno scelto l’ospedale di Desenzano perché il padre aveva vissuto lì per un certo periodo.

L’allerta per le infezioni delle vie respiratorie, soprattutto nei bambini, era già stata lanciata alcune settimane fa. Al Carlo Poma di Mantova, ad esempio, il reparto di pediatria è pieno di casi di polmonite e bronchiolite. Secondo il primario Silvia Fasoli, le bronchioliti colpiscono i bambini sotto i due anni, mentre le polmoniti sono più comuni nei bambini più grandi. Dopo la diffusione del Covid, si è verificata un’esplosione di virus respiratori sinciziali, responsabili delle bronchioliti. Il motivo di questa recrudescenza è che, dopo tre anni di uso delle mascherine, il nostro corpo non ha più sviluppato gli anticorpi necessari. Il primario sottolinea che ci sono stati più ricoveri rispetto agli anni precedenti e i sintomi sono più gravi. Una settimana fa, a Napoli, una bambina è morta di bronchiolite tra le braccia del padre.

Secondo il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia è stabile nell’ultima settimana del 2023. L’incidenza è aumentata soprattutto nei bambini sotto i 5 anni. I virus respiratori, compresi quelli dell’influenza, stanno circolando di più.

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