La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Luino è stata vittima di un furto avvenuto nell’aprile del 2022. Una trentenne di origine francese è stata accusata di aver rubato le chiavi della sagrestia e un telecomando dell’allarme. Tutto è iniziato quando la donna si è presentata dal prevosto di Luino per chiedere una messa di suffragio e fare una donazione utilizzando un assegno. Tuttavia, il giorno successivo il religioso si è accorto della scomparsa delle chiavi e del telecomando.
La situazione diventa ancora più complicata se si considera che questa non è la prima volta che la donna è coinvolta in episodi simili. Infatti, era già conosciuta dalle forze dell’ordine per furti avvenuti in ambienti parrocchiali. Inoltre, il prete aveva già avuto a che fare con l’imputata e aveva notato il suo atteggiamento sospetto. Proprio per questo motivo, quando la donna ha offerto una donazione di 500 euro, don Zambenetti ha avuto dei dubbi e ha deciso di portare l’assegno dai carabinieri.
Grazie alle indagini delle autorità, è emerso che il libretto degli assegni utilizzato dalla donna apparteneva a un altro sacerdote della Brianza, che era stato vittima di un furto simile prima dell’episodio di Luino. Tuttavia, al momento la trentenne è irreperibile e il processo è in fase di ricerca per poter procedere con l’apertura del dibattimento.
Questo fatto ha causato grande preoccupazione nella comunità religiosa, che si è sentita violata e tradita. La Chiesa è un luogo sacro, dove ci si aspetta di trovare pace e serenità, e un episodio del genere ha scosso profondamente i fedeli. Si spera che la giustizia possa fare il suo corso e che la trentenne venga presto trovata e punita per i suoi atti criminali.
In conclusione, è importante ricordare che il rispetto per il luogo sacro e per le persone che lo frequentano è fondamentale. Furti come quello avvenuto nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Luino non solo danneggiano materialmente la comunità, ma minano anche la fiducia e la tranquillità di tutti coloro che vi partecipano. La speranza è che episodi del genere non si ripetano e che la Chiesa possa continuare a essere un luogo di pace e spiritualità per tutti.