Mille reati gravi all’anno e un gruppo di cinque magistrati che si occupa di essi. La Procura di Busto Arsizio ha un enorme carico di lavoro riguardo ai reati inclusi nella legge 69/2019, che mira a contrastare i crimini contro le fasce deboli della popolazione (donne, minori, anziani). La legge prevede un processo penale accelerato, obbligando i magistrati a indagare entro un massimo di 3 giorni, introduce nuovi reati e aumenta le pene.

Abbiamo chiesto al coordinatore del gruppo di magistrati, il procuratore aggiunto Franco Belvisi, di fornirci alcuni dati per comprendere meglio il fenomeno. È emerso che ogni 9 casi, 1 riguarda reati gravi e che più del 40% di essi si chiudono con una richiesta di archiviazione.

La Procura di Busto Arsizio copre un’area di 56 comuni e attualmente ci sono 10 magistrati in servizio, di cui 5 fanno parte del gruppo specializzato che si occupa dei reati di violenza domestica e di genere. Questo gruppo gestisce le indagini preliminari relative ai reati inclusi nella legge 69/2019, comunemente chiamata “codice rosso”, che comprende maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, stalking e altri.

Il gruppo si riunisce periodicamente e il confronto è spesso quotidiano. Quattro di loro hanno seguito corsi di formazione organizzati dalla Scuola Superiore della Magistratura o da altre autorità istituzionali. La formazione non riguarda solo i magistrati, ma anche gli operatori di polizia giudiziaria che si occupano di questi reati. Il gruppo può anche contare su consulenti tecnici d’ufficio esperti in materia, che assistono alle audizioni protette delle persone offese, soprattutto minori.

Nel periodo dal 1 luglio 2022 al 31 giugno 2023, sono stati aperti 1000 procedimenti penali a Busto Arsizio riguardanti i reati gravi. Un numero significativo considerando che gli uffici di largo Giardino gestiscono circa 9000 fascicoli all’anno.

Il reato più frequente è quello dei maltrattamenti in famiglia, seguito dallo stalking e dalle lesioni tra congiunti. Sono stati aperti anche procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali su minori, corruzione di minore e violenza sessuale di gruppo.

Nello stesso periodo, la procura ha presentato 434 richieste di archiviazione, delle quali 260 sono state accolte e le restanti 174 sono ancora pendenti. Sono state esercitate azioni penali per 261 procedimenti, mentre 43 procedimenti sono stati trasferiti ad altre procure per competenza. Ci sono ancora 251 procedimenti in corso.

La Procura di Busto Arsizio affronta una mole di lavoro considerevole riguardo ai reati gravi, ma grazie all’organizzazione del gruppo specializzato e alla formazione continua, cerca di garantire una giustizia rapida ed efficace per le vittime.

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