Il sindaco di Brenta, Gianpietro Ballardin, ha recentemente denunciato un grave caso di inciviltà avvenuto nel suo comune. Lunedì 8 gennaio 2024, otto cuccioli di cane sono stati abbandonati in una scatola di cartone vicino alla Statale 394. Per fortuna, una signora li ha visti per caso e ha segnalato l’accaduto, permettendo il loro recupero presso il canile rifugio Oroval di Cittiglio, convenzionato con la Comunità Montana Valli del Verbano. Ora, questi cuccioli sono in attesa di essere adottati e superare il triste momento che li ha separati dalla loro mamma e dalla famiglia che li ha abbandonati.
Il sindaco Ballardin ha commentato questo episodio sottolineando che l’abbandono degli animali domestici è diventato ormai una piaga civile e sociale che affligge il territorio da molti anni. Secondo lui, tra i motivi di questo fenomeno ci sono sicuramente una mancanza di civiltà e arretratezza culturale. Non è semplice comprendere perché ogni anno così tanti animali vengano abbandonati, ma sembra che ci siano ragioni superficiali dietro a scelte vergognose. Spesso, l’adozione degli animali viene affrontata con leggerezza e poca responsabilità, considerandoli come un semplice gioco di cui ci si può liberare quando ci si stanca.
Il sindaco ha quindi chiesto a chiunque avesse informazioni sull’abbandono di cucciolate recenti o avesse assistito a tali episodi di segnalarli in forma anonima al Comune o all’ufficio di polizia municipale, in modo da poter individuare i responsabili e sanzionarli come meritano. Ha ricordato che l’abbandono degli animali è un reato contravvenzionale punito dall’articolo 727 del codice penale.
Inoltre, Ballardin ha sottolineato che l’adozione o l’acquisto di un animale deve essere una decisione ponderata e consapevole, che non può essere dettata da impulsi emotivi momentanei. È necessario riflettere attentamente prima di instaurare un rapporto di convivenza con un animale, poiché si tratta di un impegno a lungo termine che richiede dedizione e responsabilità. Inoltre, l’abbandono degli animali comporta anche costi sociali elevati, come la gestione degli animali vaganti sul territorio e la custodia di quelli conferiti ai canili, che ricadono sulla comunità.
Il sindaco di Brenta ha concluso con una riflessione personale, da proprietario e amante degli animali. Ha sottolineato che l’amore incondizionato dei cani è unico e che quando si apre il cuore a un cane si scopre un affetto profondo e sincero. Questi amici animali insegnano l’importanza di amare senza riserve e ci spingono a diventare persone migliori, accogliendo ogni momento della nostra vita con gioia e gratitudine. L’amore e l’affetto che si riceve da un animale sono indelebili e ci accompagnano per tutta la vita.