Cleaf, azienda leader nella produzione di pannelli per il settore del legno-arredo, ha ottenuto una vittoria legale contro Pedemontana, l’autostrada che doveva attraversare il suo stabilimento di Macherio. Il Consiglio di Stato ha stabilito che Pedemontana dovrà versare a Cleaf un indennizzo di 828.896 euro per le spese sostenute dall’azienda per pianificare il trasferimento dello stabilimento.

Tutto è iniziato 12 anni fa, quando Cleaf aveva accettato di cedere volontariamente l’area della sua sede macheriese a Pedemontana in cambio di un indennizzo. Tuttavia, due anni dopo, Pedemontana ha rescisso unilateralmente il contratto preliminare, chiedendo addirittura a Cleaf di restituire l’indennizzo già ricevuto. Nel frattempo, l’azienda aveva già sostenuto ingenti spese per organizzare il trasloco a Lissone, dove si trova la sede principale e un altro impianto produttivo.

Da allora è iniziata una battaglia legale, con Pedemontana che inizialmente ha offerto di coprire solo una piccola parte dei costi richiesti da Cleaf. Tuttavia, l’azienda ha chiesto che venissero presi in considerazione tutti gli impegni economici che aveva assunto per il trasferimento dello stabilimento, spese che non sarebbero state sostenute senza la necessità di spostarsi. Ora il Consiglio di Stato ha dato ragione in gran parte a Cleaf, condannando Pedemontana a pagare all’azienda l’indennizzo richiesto.

Nonostante ci siano alcune differenze rispetto alle richieste originali di Cleaf, la vicenda è finalmente giunta a una conclusione dopo passaggi in tribunale amministrativo e udienze nel Consiglio di Stato. L’azienda ha commentato che la sentenza riconosce solo parzialmente i costi sostenuti da Cleaf dopo quasi 10 anni di contenzioso. Inoltre, ha sottolineato che questa vicenda è completamente separata dalla procedura in corso per la realizzazione del nuovo tratto di autostrada.

Questa vittoria legale rappresenta un importante risultato per Cleaf, dimostrando che l’azienda è stata trattata ingiustamente da Pedemontana e che le spese sostenute per il trasferimento dello stabilimento devono essere compensate. Ora, Cleaf potrà concentrarsi sul suo lavoro di produzione di pannelli per il settore del legno-arredo, senza dover preoccuparsi di ulteriori contenziosi legali.

Articolo precedenteIl nonno sessantottenne condannato per violenza sessuale a Bernareggio
Articolo successivoMantova: l’incontro online che ha sconvolto una città

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui