I commercianti chiedono che Corso Garibaldi sia meno buio

Legnano – Momenti di paura, superati grazie all’azione collettiva in Corso Garibaldi a Legnano, dove intorno alle 18:00 del 10 gennaio un uomo di mezza età, già noto alle forze dell’ordine e ai commercianti della zona, si è posto di fronte al negozio di abbigliamento “Capricci Donne”, iniziando a urlare, insultare e fare gesti di disprezzo verso la proprietaria, che l’uomo aveva già derubato prima di Natale.

Il rumore ha attirato l’esterno la proprietaria del negozio e molti altri commercianti della strada, che hanno cercato di convincere l’uomo ad andarsene. Questi, mostrando comunque un atteggiamento sfacciato, ha almeno iniziato ad allontanarsi, prendendo via del Gigante, fino all’arrivo della Polizia Locale, chiamata dai commercianti.

Gli agenti hanno quindi preso in custodia l’uomo e parlato con la proprietaria del negozio che, dopo aver promesso di sporgere denuncia (sarebbe la seconda volta nei confronti di questo individuo), ha preferito chiudere per la giornata. Sul posto è rimasta una volante per il resto della serata.

Una disavventura con ripercussioni solo apparentemente limitate per i commercianti di Corso Garibaldi, che purtroppo non sono nuovi a questo tipo di episodi. L’uomo, che aveva già compiuto un furto intorno a Natale, andava e veniva per quella strada da almeno una settimana e purtroppo non è l’unico criminale che frequenta quella zona.

“Questa zona non sta diventando molto bella, anzi sta diventando pericolosa”, ha commentato una commerciante, una delle tante donne che spesso si trovano sole, la sera, a dover pulire e chiudere il loro negozio e ad affrontare, sempre da sole, il buio della strada fuori dal loro esercizio commerciale. “Abbiamo paura ormai”, ha confermato Ilaria, un’altra commerciante.

“Siamo un po’ il faro della zona, perché qui è molto buio”, commentano i dipendenti dell’ampia pasticceria siciliana, le cui luci, che spesso si spengono oltre le 19:30, svolgono il ruolo dei lampioni che dovrebbero garantire sicurezza nella strada. Ma cosa fare quando si deve uscire dopo l’orario di chiusura del bar-pasticceria?

Per ora i commercianti della zona si aiutano a vicenda, attraverso un gruppo Whatsapp apposito e sincronizzando le chiusure dei negozi per cercare di non rimanere mai da soli per strada, ma non sono soluzioni sistemiche: “Cerchiamo di darci una mano e di essere uniti, ma queste persone non vengono allontanate”, commenta Massimiliano Grillo, referente del Comitato di Controllo del Vicinato e proprietario, insieme alla moglie Laura, di un negozio in via del Gigante. “Perché ciò accada dovremmo aspettare che succeda qualcosa di più grave (oltre a urlare), ma non possiamo farlo, quindi abbiamo le mani legate”.

Una possibile soluzione, che molti commercianti chiedono a gran voce all’amministrazione, sarebbe quella di potenziare e aumentare i lampioni presenti in via Garibaldi, almeno per diffondere un maggior senso di sicurezza nelle ore serali. Un progetto del genere era stato già discusso, ma la data di inizio, prevista secondo i commercianti per l’estate, è stata rinviata. Non è ben chiaro quando.

Filippo Mairani

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