Il sindaco di Ornago, Daniel Siccardi, ha finalmente concluso la sua querelle legale che durava da otto mesi. Nonostante si sia sempre dichiarato innocente, ha deciso di optare per la messa alla prova anziché affrontare un processo. E questa scelta si è rivelata un successo, poiché il sindaco è riuscito ad estinguere il reato dopo aver svolto lavori di pubblica utilità nel suo stesso comune per tutto il periodo di prova.
L’accusa che lo ha portato a processo era quella di simulazione di reato, in quanto si sosteneva che avesse inventato delle minacce di morte per ottenere solidarietà politica durante un momento difficile per la sua giunta. Il tribunale di Monza gli ha concesso la possibilità di sottoporsi alla messa alla prova a marzo, un istituto utilizzato per reati di minore allarme sociale. Questo prevede la sospensione del processo, lo svolgimento di lavori utili alla collettività e, al termine del periodo di prova, la cancellazione del reato.
Durante la discussione in aula, sono state sollevate delle perplessità riguardo a un possibile conflitto di interessi, poiché il sindaco avrebbe dovuto occuparsi del suo stesso comune in cui è stato eletto nel 2019. Tuttavia, è stato accettato a condizione che presenti una relazione dettagliata al termine del progetto. Il sindaco ha anche dichiarato che è stato vittima di un hacker.
In conclusione, il sindaco di Ornago ha concluso con successo la sua messa alla prova, estinguendo così l’accusa di simulazione di reato. Questo episodio ha messo in luce l’importanza dell’istituto della messa alla prova nel sistema giudiziario italiano, offrendo la possibilità di redimere i propri errori attraverso il servizio alla collettività.