Nuovi dettagli emergono sulla vicenda di cronaca avvenuta ad Arcisate il 5 gennaio, in cui un giovane di 25 anni è stato aggredito a colpi di fucile e lasciato gravemente ferito. Il responsabile dell’agguato, un 23enne residente a Cuasso al Monte, si è costituito grazie all’aiuto del suo avvocato di fiducia, Corrado Viazzo, ed è attualmente in carcere a Varese con l’accusa di tentato omicidio aggravato. I Carabinieri di Arcisate erano già sulle tracce dell’aggressore grazie alle indagini condotte in modo rapido dagli agenti, ma durante l’interrogatorio il ragazzo arrestato non ha fornito dettagli sul motivo dell’agguato.
A parlare è invece la vittima dell’aggressione, Simone Cofini, che dopo aver letto sui social che l’episodio potesse essere legato a una questione di droga, ha deciso di condividere la sua verità su un gruppo Facebook intitolato “sei di Arcisate se”. Nel post, Simone afferma di aver difeso una ragazza da un individuo che si crede uomo ma che picchia le donne. Chiede inoltre di smettere di accusarlo di essere uno spacciatore e invita le persone a informarsi correttamente.
Sui social, Simone, che ha deciso di rivelare la propria identità, ha ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni per il suo coraggio nel difendere una ragazza. È importante considerare che l’aggressore, nonostante la giovane età, è già noto in valle per altri episodi di cronaca, come l’incendio del magazzino dell’azienda di servizi ecologici ECOSEIB e la successiva resistenza ai pubblici ufficiali durante l’arresto da parte dei Carabinieri, per i quali è stato condannato a 3 anni e 10 mesi di carcere.