Ceriano Laghetto (Monza Brianza) – La Procura di Monza ha presentato due richieste di condanna a 13 e 12 anni di reclusione per gli ultimi due presunti pusher del parco delle Groane. La pm Sara Mantovani ha coordinato le lunghe indagini dei carabinieri, che sono partite nel 2019 e hanno già portato a condanne fino a 10 anni di reclusione confermate anche in appello. Gli ultimi due marocchini coinvolti nel caso hanno scelto di andare a dibattimento e ora si attende la sentenza dei giudici entro la fine del mese.
La banda di pusher violenti era stata smantellata dai militari di Cesano Maderno e della Compagnia di Desio. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale con ruoli e compiti ben definiti, che spaziavano dall’accompagnamento dei tossicodipendenti nel bosco vicino alla stazione ferroviaria di Cesano-Groane, a chi garantiva l’ordine armato di machete o mazze da baseball, pronti ad intervenire in caso di conflitti tra clienti e venditori di droga. Nel supermercato della droga venivano offerte varie sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, hashish ed eroina in particolare.
Sono stati numerosi gli episodi di tentato omicidio o lesioni tra le bande rivali, spesso armate. Nel dicembre 2019 i militari di Desio avevano sequestrato 12 chilogrammi di cocaina provenienti dall’Olanda e 400.000 euro in contanti.
Queste indagini e le conseguenti condanne dimostrano l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta al traffico di droga e alla criminalità organizzata. Il parco delle Groane, che dovrebbe essere un luogo di svago e relax per i cittadini, era invece diventato terreno fertile per attività illegali e pericolose. Ora, grazie all’operato dei carabinieri, la situazione è sotto controllo e i responsabili stanno pagando per i loro crimini.
Confidiamo che la giustizia faccia il suo corso e che queste condanne rappresentino un deterrente per coloro che si dedicano al traffico di droga. È fondamentale continuare a combattere questo fenomeno per garantire la sicurezza e il benessere della comunità.