L’ipotesi di riapertura del processo sulla strage avvenuta a Erba nel dicembre 2006 sta suscitando reazioni negative da parte di diverse personalità e politici. Il sindaco Mauro Caprani esprime la sua preoccupazione per la riapertura di questa ferita per la città e invia un pensiero alla famiglia Castagna, colpita da quell’atto criminale. Anche l’ex sindaco Enrico Ghioni, che ha vissuto quei giorni, non ha dubbi sulla colpevolezza dei due fratelli e si augura che questa riapertura non sia solo uno spettacolo non dovuto. Michele Riva, grande amico dei fratelli Castagna, sottolinea il disconoscimento del dolore che hanno subito e invia loro un forte abbraccio. Anche il sindaco Veronica Airoldi, che nel 2018 ha conferito l’Eufemino alla memoria al padre dei fratelli Castagna, esprime la sua solidarietà verso di loro e si dice contraria a una revisione del processo. L’avvocato Claudio Ghislanzoni, che è stato il legale di Raffaella Castagna poco prima della strage, spera che questa riapertura possa porre fine a sospetti ed insinuazioni che hanno arrecato ulteriore dolore alla famiglia. Infine, Luisella Ciceri, consigliera comunale e titolare di un’edicola nella città, afferma che i cittadini di Erba sono stanchi dopo tutto questo tempo e che i commenti sulla vicenda arrivano principalmente da persone estranee alla città. In conclusione, l’ipotesi di riapertura del processo sulla strage di Erba suscita reazioni negative da parte di diverse personalità e politici che auspicano una soluzione definitiva per questa vicenda che va avanti da 17 anni.