Il 2023 è stato l’anno migliore per la qualità dell’aria in Lombardia da quando è stata avviata la misurazione. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, tramite un comunicato stampa.

Secondo i dati e le osservazioni dell’assessore regionale, per la prima volta il PM2.5 ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete, mentre per l’ottavo anno dal 2014 il PM10 ha rispettato il valore limite della concentrazione media annua pari a 40 µg/m3 in tutte le stazioni. Anche il numero di stazioni che hanno superato il limite giornaliero è diminuito da 43 a 20. Le emissioni di Biossido di azoto (NO2) sono migliorate, con una concentrazione media annua inferiore al 2022 nell’80% delle stazioni.

Questi dati fanno parte del primo bilancio di Arpa Lombardia sui dodici mesi appena trascorsi. L’assessore Maione afferma che questi risultati premiano le politiche e gli sforzi di cittadini, lavoratori e imprese. La Lombardia è un territorio che traina l’economia del Paese e i livelli produttivi sono sempre molto alti. Nel 2024 sono previsti ulteriori investimenti per il rinnovo del parco veicoli delle aziende, la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa e altri progetti per le autovetture private e l’interramento degli effluenti di allevamento.

Per quanto riguarda il PM10, sei capoluoghi di provincia hanno rispettato il limite di 35 giorni con una concentrazione non oltre la soglia di 50 µg/m3. La stazione peggiore di ogni città ha registrato 62 giorni di superamento a Mantova, 49 a Milano, 46 a Cremona, 43 a Lodi, 40 a Brescia e a Monza.

Se si amplia il periodo di analisi al 2006, si può notare che i giorni di superamento della soglia erano molto più alti, ad esempio a Milano erano stati 149, a Cremona 138, a Pavia 113, a Lodi 162, a Monza 145, a Mantova 148, a Brescia 146, a Bergamo 90, a Como 102, a Lecco 83, a Varese 56 e a Sondrio 138.

Nel 2023 il valore limite annuale dei PM2.5 è stato rispettato per la prima volta in tutte le stazioni di monitoraggio. Le concentrazioni medie annue nei capoluoghi di provincia si attestano su valori come 22 µg/m3 a Cremona, Brescia, Lodi e Milano, 20 µg/m3 a Bergamo, 19 µg/m3 a Pavia, 18 µg/m3 a Monza, 17 µg/m3 a Mantova, 16 µg/m3 a Sondrio, 15 µg/m3 a Como e Varese, 14 µg/m3 a Lecco.

La massima concentrazione media annua nei capoluoghi nel 2022 era stata di 26 µg/m3 a Milano, Cremona e Monza, 23 µg/m3 a Brescia e Lodi, 22 µg/m3 a Bergamo, 21 µg/m3 a Como, 20 µg/m3 a Mantova, Pavia e Sondrio, 17 µg/m3 a Varese e 16 µg/m3 a Lecco. Considerando l’intera regione, nel 2023 le concentrazioni medie annue più elevate si sono registrate nella stazione di Soresina e Spinadesco in provincia di Cremona (24 µg/m3).

Anche il valore limite di NO2 è stato superato solo a Brescia e Milano sulla media annua. Le medie annue dell’NO2 nel 2023 nelle stazioni peggiori dei capoluoghi di provincia sono state di 44 µg/m3 a Milano, 41 µg/m3 a Brescia, 37 µg/m3 a Bergamo, 34 µg/m3 a Monza, 31 µg/m3 a Como, 30 µg/m3 a Varese e Lecco, 29 µg/m3 a Pavia, 25 µg/m3 a Cremona e Lodi, 23 µg/m3 a Mantova e 22 µg/m3 a Sondrio.

Ad eccezione di Lodi e Pavia, il numero di superamenti registrato nel 2023 è nettamente inferiore al 2022, nonostante una stagione estiva con temperature massime oltre i 35 °C tra le più alte degli ultimi 20 anni. La stazione peggiore è stata quella di Lecco con 113 giorni di superamento dell’obiettivo per la protezione della salute, seguita da Bergamo con 98 giorni, Como con 89 giorni, Lodi e Pavia con 87 giorni, Milano con 84 giorni, Varese con 83 giorni, Cremona con 70 giorni, Monza e Brianza con 67 giorni, Mantova con 63 giorni, Brescia con 64 giorni e Sondrio con 18 giorni.

Benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo rimangono ampiamente sotto i limiti da anni.

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