“Alfonso Cocciolo: La Difesa Chiede l’Assoluzione per l’Imputato”

Durante l’udienza del processo per usura, abuso d’ufficio e corruzione a carico del docente dell’ITET Maggiolini ed ex consigliere comunale di Legnano, l’avvocato Roberto Grittini ha difeso Alfonso Cocciolo e ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito. Secondo Grittini, ci sarebbe un “atteggiamento agguerrito da parte della pubblica accusa” e una “confusione” nella ricostruzione dei fatti da parte del pubblico ministero Ciro Caramore.

La difesa ha respinto le accuse di vicinanza agli ambienti mafiosi mosse a Cocciolo, definendole “licenze poetiche” che “colpiscono, feriscono e offendono” l’imputato. Inoltre, ha criticato le indagini, definendole “fatte male” e condizionate dalle pressioni esercitate dalla Guardia di Finanza. Secondo la difesa, le dichiarazioni del luogotenente Francesco Focone, al tempo delle indagini al comando del Nucleo mobile del Gruppo di Legnano della Guardia di Finanza, sono state definite “imbarazzanti”.

La difesa ha anche evidenziato la chiave politica delle accuse mosse a Cocciolo, sostenendo che il contesto in cui nasce e cresce l’indagine è legato alle elezioni comunali di Legnano. Si è tentato di strumentalizzare ogni singola parola e ogni singolo gesto di Cocciolo, dando chiavi di lettura insensate a determinate intercettazioni telefoniche.

Inoltre, la difesa ha smontato uno ad uno i capi di imputazione di cui Cocciolo è chiamato a rispondere. Riguardo all’usura, ha messo in dubbio la credibilità delle dichiarazioni dei presunti usurati, definendo uno di loro un “mentitore seriale”. Sui presunti appalti truccati al Maggiolini, la difesa ha affermato che non ci sono elementi che possano portare a pensare ad una serie di violazioni a carico di Cocciolo.

La sentenza sarà emessa dal Tribunale di Busto Arsizio il 1 febbraio. La Procura ha chiesto 8 anni e 9 mesi di reclusione per Alfonso Cocciolo.

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