GALLARATE – Due anni di battaglie politiche perse in due giorni di trasloco. Con un blitz l’Asst Valle Olona ha svuotato l’intero reparto di Oculistica dall’ospedale di Somma Lombardo e lo ha riportato a Gallarate.
Il secondo piano del Bellini è completamente vuoto. Non è rimasto più nulla, ed è l’atto finale di un processo iniziato ad agosto 2021 quando ci fu un primo tentativo che portò al trasferimento di tutta l’attività chirurgica ma con il mantenimento degli ambulatori. Già allora si capì che poteva essere il preludio di ciò che il consigliere regionale Luca Ferrazzi (Lombardia migliore) preconizzò lo scorso maggio a margine di un incontro sul territorio con l’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Probabilmente le sue parole vennero sottovalutate dalla politica sommese che ora si ritrova un ospedale non soltanto con le due sale operatorie chiuse, ma anche senza un reparto che negli ultimi 10 anni gli ha garantito una specializzazione.
“L’impressione è che si voglia trasformare l’ospedale in un cronicario: se anni fa l’Oculistica è stata ritenuta una scelta strategica, non capisco perché ora non lo sia più”, disse il consigliere di maggioranza Claudio Brovelli all’ex dg Eugenio Porfido durante un ruvido confronto in consiglio comunale risalente a ottobre 2021. Parole che tornano più che mai attuali visto che – dopo il trasferimento di tutta l’attività chirurgica – ora il Bellini perde anche quella ambulatoriale. Trasferito al nosocomio sommese nel 2013 con un investimento da 640mila euro, era l’ultimo reparto interamente ristrutturato e la città non è riuscito a difenderlo. Gallarate, che non ha mai digerito la perdita dell’Oculistica, si riprende la rivincita dieci anni dopo. A ciò si aggiunge la carenza di medici e in particolare degli oculisti, una specializzazione diventata poco appetibile dai nuovi laureati. Un fatto che impone scelte anche drastiche.