La qualità dell’aria in Lombardia nel 2023 ha raggiunto livelli record, segnando il miglioramento più significativo da quando è stata avviata la misurazione. Per la prima volta, il PM2.5 ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete, mentre per l’ottavo anno consecutivo il PM10 ha rispettato il valore limite della concentrazione media annua. Anche le emissioni di Biossido di azoto (NO2) sono diminuite in oltre l’80% delle stazioni rispetto al 2022.

L’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, ha sottolineato che questi risultati premiano le politiche ambientali della regione e gli sforzi di cittadini, lavoratori e imprese. Ha inoltre annunciato nuovi investimenti per il 2024, tra cui il rinnovo del parco veicoli delle aziende e la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa.

Per quanto riguarda il PM10, il numero di giorni di superamento della soglia è diminuito in sei capoluoghi di provincia rispetto all’anno precedente. Tuttavia, alcune città come Mantova, Milano e Cremona hanno ancora un numero significativo di giorni di superamento.

Per quanto riguarda i PM2.5, il valore limite annuale è stato rispettato per la prima volta in tutte le stazioni di monitoraggio. Le concentrazioni più alte si sono registrate nella stazione di Soresina e Spinadesco in provincia di Cremona.

Le emissioni di Biossido di azoto (NO2) sono diminuite in generale, ma sono state superate solo a Brescia e Milano. Anche il numero di superamenti dell’ozono è diminuito nella maggior parte delle province, ad eccezione di Lodi e Pavia.

In generale, la Lombardia ha registrato progressi significativi nella qualità dell’aria, con benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo che rimangono ampiamente sotto i limiti da anni. Questi risultati positivi dimostrano l’impegno della regione nella sostenibilità economica e ambientale.

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