Il bar Shaker, situato in via Griffi a Varese, è al centro di una controversia a causa di una serie di esposti presentati da un vicino. Il gestore del locale, Kevin Rocca, ha ricevuto almeno sessanta esposti nell’arco di sei mesi, tutti da parte della stessa persona.
Le ragioni di questi esposti sono molteplici: dai clienti rumorosi alla musica ad alto volume. Ma ci sono anche richieste riguardanti la posizione dei vasi che delimitano il dehor e l’installazione di una tenda esterna. Rocca ha precisato che la tenda è stata posizionata secondo quanto previsto dal regolamento comunale, in quanto questa persona ha iniziato a riprendere i clienti seduti ai tavoli con dei video.
Kevin Rocca ha rilevato l’attività precedente e ha aperto lo Shaker nell’ottobre del 2022. Il suo locale non è diverso dagli altri presenti nel centro della città e il dehor non è una discoteca a cielo aperto come alcuni vorrebbero far credere. Inoltre, non ha mai ricevuto verbali che attestano il disturbo causato dal rumore o dalla musica alta. È evidente che si tratta di un bar serale e, quindi, il dehor è più frequentato durante l’estate.
Nonostante ciò, al civico di via Griffi dello Shaker sono stati presentati numerosi esposti, almeno due a settimana, da maggio fino ad oggi. Rocca sostiene che questi esposti contengono motivi falsi. Ad esempio, ha scelto una tenda esterna con un tessuto fono assorbente per evitare disturbi ai vicini. Si impegna a mantenere buoni rapporti di vicinato e a proteggere la sua clientela, che è stata ripresa senza motivo. È interessante notare che solo una persona si lamenta del suo locale, nonostante ci siano altri locali nella stessa via.
Le numerose segnalazioni hanno costretto gli uffici comunali ad intervenire. Rocca comprende che devono effettuare le verifiche di fronte a così tante segnalazioni, ma il vero problema è che hanno anche avviato la procedura di rimozione dello spazio esterno. Non ha nulla contro gli uffici comunali, ma non capisce perché si stiano concentrando così tanto sul suo locale.
A causa di questa situazione, Kevin Rocca ha dovuto affidarsi a tre avvocati per affrontare la questione. Continuare a lavorare in queste condizioni non è facile. Si sente sempre sotto pressione e ha sempre la sensazione di fare qualcosa di sbagliato. Lavorare in questo modo è stressante, soprattutto considerando che ci sono molti altri residenti nella zona che non si sono mai lamentati. Anzi, alcuni di loro hanno testimoniato a favore del locale, smentendo che crei disturbo alla quiete pubblica.
In conclusione, la situazione del bar Shaker è complicata a causa dei numerosi esposti presentati da un vicino. Il gestore si sente frustrato e continua a lavorare con l’incertezza di poter essere oggetto di nuove segnalazioni. Spera che la situazione si risolva presto e che possa tornare a lavorare serenamente.