In un recente post sui social, la consigliera comunale di Pavia, Alice Moggi, ha attaccato l’amministrazione comunale accusandola di aver cercato un motivo per screditarla. La controversia riguarda la sua villa con ampio giardino e piscina, situata a pochi passi dalla strada provinciale che collega Abbiategrasso a Pavia. Secondo un’ordinanza del Comune, sono state rilevate diverse irregolarità e si è ordinata la demolizione delle strutture abusive, compresa la piscina, e il ripristino dello stato originario del terreno. La recinzione del giardino e l’accesso alla piscina, che sarebbero stati costruiti su un terreno pubblico, dovranno anch’essi essere rimossi. Il Comune sostiene che il terreno appartiene al patrimonio pubblico dell’Università degli Studi di Pavia e che le opere violate le prescrizioni del Piano Regolatore. La famiglia Moggi sostiene invece che la recinzione era già presente al momento dell’acquisto della proprietà e che la piscina è stata costruita nel rispetto delle normative vigenti all’epoca. La consigliera Moggi ha espresso la sua opinione sulla vicenda, sostenendo che si tratta di una ripicca politica da parte di alcuni nomi noti legati al centrodestra pavese che non hanno accettato l’indagine “Clean”, in cui lei aveva un ruolo, e che ha portato alla luce un possibile sistema di corruzione che coinvolge politica, pubbliche amministrazioni e imprenditori. La consigliera accusa queste persone di voler delegittimare la sua azione di opposizione all’amministrazione comunale. Il post completo con la spiegazione dettagliata della consigliera può essere letto sul suo profilo Facebook.

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