La tradizione del falò di Sant’Antonio a Varese è stata tramandata nel corso dei secoli. Già nel 1619, Giovanni Antonio Adamollo parlava dei monelli della contrada che scalzavano pietre dalla Motta per portarle fino a San Vittore. Nel 1914, un cronista critico raccontava di come i ragazzi della Motta raccoglievano legna per alimentare il falò, rubando anche attrezzi fuori uso dalle case. Oggi, i pronipoti di quei monelli continuano a portare avanti la tradizione, organizzando la festa in ogni sua fase.

I Monelli si occupano di raccogliere la legna, preparare le famose salamelle, benedire gli animali e lanciare palloncini. Il gruppo è composto da ragazzi e ragazze di diverse generazioni, con un’attenzione al ricambio generazionale. Negli ultimi anni, il “maestro fuochista” è un giovane ingegnere, figlio di monelli, che si occupa di costruire una pira strutturata di bancali e mobili. Grazie al loro impegno, il falò viene costruito in modo perfetto.

La costruzione del falò inizia martedì mattina e viene completata entro l’una di notte. Nel frattempo, altri ragazzi e ragazze si occupano della cucina, preparando salamelle per tutta la giornata. Le autorità locali, incluso il sindaco e il prevosto, partecipano attivamente alla festa, accendendo il falò e diventando i primi fan di questa tradizione secolare.

Fino agli anni ’50, il falò di Sant’Antonio era una celebrazione di quartiere e le autorità non partecipavano, a volte ostacolavano. Erano frequenti i furti di legna e episodi come il furto di una carriola o l’apertura di imposte rubate. Oggi, invece, le autorità sono parte integrante della festa.

La passione per il falò nasce in famiglia e si tramanda di generazione in generazione. Gianandrea Redaelli, un giovane monello, racconta di come sin da piccolo andava con suo nonno a vedere accendere il fuoco. Col passare degli anni, la voglia di partecipare attivamente è cresciuta e ha deciso di diventare uno di quelli del falò. Ricorda un falò sotto la neve, con i bancali bagnati o gelati, ma grazie alla buona organizzazione e all’impegno dei ragazzi, il fuoco è riuscito a prendere.

Il falò di Sant’Antonio a Varese è una tradizione che continua a vivere grazie all’impegno dei monelli, orgogliosi di portare avanti questa festa secolare.

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