Un giovane italiano di 22 anni, di origini tunisine, si trova nei guai con la giustizia. Il giudice ha disposto per lui l’obbligo di firma tre volte al giorno.

Il ragazzo viene accusato di spacciare droga di fronte alla sua casa e anche al di là della strada, nel parco Zarz di via Filzi, in città. Nonostante le sue origini tunisine, è cittadino italiano. Era già noto alle autorità locali, che lo tenevano sotto controllo. Tuttavia, anche lui era prudente: usciva solo dopo aver controllato l’ambiente circostante dalla finestra o dal portone.

Le forze dell’ordine lo hanno seguito in auto fino a una pizzeria in via Tosoni, dove ha venduto droga a un egiziano. Dopo di che, è tornato verso la sua abitazione, che si trovava vicino a un garage, presunto nascondiglio di stupefacenti. Successivamente, è ripartito in auto. Da lì è iniziato l’inseguimento da parte delle forze dell’ordine, che lo hanno fermato in via Valcamonica. Durante la perquisizione, è stato trovato quasi cinque grammi di hashish nei suoi slip. Nel frattempo, sono stati recuperati altri 93 grammi di droga, divisi in due panetti, nel suo nascondiglio. Sono stati sequestrati anche 295 euro in contanti e il suo telefono cellulare, che verranno analizzati per trovare prove di chat e contatti relativi alla compravendita di droga.

Il giovane di 22 anni è stato arrestato e in udienza il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto l’obbligo di firma tre volte al giorno presso la Polizia Locale di via Donegani.

È importante combattere il fenomeno dello spaccio di droga e proteggere la sicurezza dei cittadini. La giustizia deve fare il suo corso e punire coloro che si dedicano a queste attività illegali.

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