Richiesta di revisione: un nuovo testimone nel caso della strage di Erba

Lunedì 15 gennaio 2024 – La difesa dei coniugi Bazzi e Romano, condannati all’ergastolo per la strage di Erba, ha presentato una richiesta di revisione del processo. Secondo i loro avvocati, ci sarebbero nuove prove che potrebbero ribaltare la condanna. Tra i testimoni chiave, ci sono due persone: un ex carabiniere e uno spacciatore.

L’ex carabiniere è stato cacciato dall’Arma dopo essere stato condannato per concussione e circonvenzione d’incapace. Il secondo testimone è uno spacciatore che sostiene di avere informazioni importanti sulla strage di Erba, anche se al momento dei fatti era detenuto per reati legati alla droga.

Secondo la difesa, questi due testimoni potrebbero fornire le prove che i carabinieri e la magistratura avrebbero manipolato le prove, creato macchie di sangue e ottenuto false confessioni da testimoni suggestibili.

Uno dei nuovi testimoni è un tunisino di 42 anni, Abdi Kais Ben Houcine, che è stato arrestato insieme ad Azouz Marzouk per spaccio di droga. Secondo lui, il gruppo di Azouz nascondeva la droga in vari luoghi, tra cui l’appartamento di Erba e un bosco vicino a Merone. Tuttavia, ci sono delle incongruenze nelle sue dichiarazioni. Innanzitutto, Kais era in carcere al momento della strage e non poteva avere alcun contatto con Azouz. Inoltre, alcune testimonianze e documenti dell’indagine sullo spaccio di droga indicavano altre abitazioni come luoghi di spaccio, non l’appartamento di via Diaz.

In sintesi, la difesa cerca di dimostrare che la strage di Erba è stata un omicidio legato al mondo dello spaccio di droga e che le prove contro i coniugi Bazzi e Romano sono state manipolate. Tuttavia, le incongruenze nelle testimonianze dei nuovi testimoni sollevano dubbi sulla loro affidabilità. Sarà compito dei giudici della Corte d’Appello di Brescia valutare attentamente queste nuove prove e decidere se riaprire il caso.

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