Una lunga mattinata di lavoro ha coinvolto forze dell’ordine, associazioni e rappresentanti istituzionali, in particolare il reparto Genio Guastatori di Cremona. L’obiettivo di questa operazione era far brillare un ordigno bellico che era stato rinvenuto sullo scalo ferroviario circa un mese fa. Dopo un’organizzazione accurata e l’evacuazione di circa 500 persone dalle loro abitazioni, gli Artificieri del X Reggimento Genio Guastatori di Cremona hanno fatto brillare l’ordigno in una cava di Ghedi intorno alle 14:30.
Prima di questa operazione, l’ordigno è stato caricato su un autocarro dell’esercito intorno alle 12 e trasportato nella cava di Ghedi. Le operazioni di despolettamento e di carico della bomba sono state eseguite senza problemi. Nessun problema è stato riscontrato nemmeno per i residenti evacuati dalle zone interessate.
L’operazione di despolettamento è stata conclusa intorno alle 11, dopo la costruzione di un muro di contenimento per ridurre il raggio di sgombero di un sito ritenuto sensibile. L’ordigno era di produzione statunitense, pesava 500 libbre e conteneva 150 chili di tritolo. Nonostante la ruggine formata attorno alle spolette, i dispositivi e la formazione degli specialisti hanno permesso di affrontare la situazione senza grandi difficoltà.
Dopo il despolettamento, l’ordigno è stato caricato su un autocarro dell’esercito per essere trasportato nella cava di Ghedi, dove è stato interrato a circa 5 metri di profondità. Intorno alle 14 verrà fatto brillare.
L’assessore alla Sicurezza in Loggia, Valter Muchetti, ha sottolineato che l’operazione sta procedendo bene grazie alla sinergia tra la Protezione Civile e le forze dell’ordine. Alcuni residenti hanno dovuto lasciare temporaneamente le loro abitazioni per garantire la loro sicurezza, ma hanno compreso la necessità di questa decisione.
Le operazioni sono iniziate intorno alle 8:30 e sono coordinate dalla prefettura di Brescia. I residenti dei quartieri Chiesanuova e Primo Maggio sono stati evacuati dalle loro abitazioni e ospitati in un centro di accoglienza appositamente allestito. La circolazione ferroviaria è stata sospesa o modificata, mentre nelle aree intorno al ritrovamento dell’ordigno è vietata la circolazione veicolare e pedonale.
Questo è il secondo “bomba-day” per Brescia in un breve lasso di tempo, dopo l’operazione del 20 ottobre scorso.