Il caso della strage di Erba continua ad essere oggetto di controversie e dibattiti tra la difesa degli imputati e la Procura generale. Secondo la difesa, i killer avrebbero avuto una via di fuga diversa da quella descritta dalla polizia, attraverso il balconcino di casa Castagna. Questa teoria è supportata dalla contestazione della ricostruzione dell’aggressione a Valeria Cherubini, la vicina di casa che è stata trovata morta accanto a una finestra. I primi soccorritori hanno riferito di aver sentito delle richieste di aiuto provenire dall’appartamento dei Frigerio, i due imputati, e secondo la difesa ciò dimostra che i killer erano ancora in casa e stavano ancora aggredendo la vittima. Tuttavia, la Procura generale ha smentito queste affermazioni, sottolineando che le tracce di sangue trovate sul luogo dell’aggressione e fino all’appartamento di Valeria Cherubini non indicano che fosse stata seguita dai suoi aggressori. Inoltre, le foto scattate dai pompieri quella notte smentiscono la teoria della via di fuga dal balcone di casa Castagna, poiché non sono state trovate tracce di sangue né segni di rottura sulla pianta davanti alla ringhiera. La verità su questa strage sembra ancora lontana dall’essere scoperta, ma gli elementi oggettivi finora presentati sembrano smentire le teorie difensive.