Il processo per lo schianto della funivia del Mottarone, che causò la morte di 14 persone nel maggio 2021, avrà inizio mercoledì con l’udienza preliminare a Verbania. Gli imputati sono sei persone fisiche e due società, tra cui l’ex gestore della funivia Luigi Nerini e l’ex capo servizio Gabriele Tadini. Le accuse riguardano attentato alla sicurezza dei trasporti, omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose gravissime. L’udienza si terrà nell’auditorium della Casa della Resistenza di Fondotoce, poiché l’aula del tribunale di Verbania è stata ritenuta troppo angusta. Le indagini dei Carabinieri hanno evidenziato che la causa dello schianto è stata la rottura della fune traente e il blocco dei freni di emergenza. Durante l’incidente probatorio è emerso che i forchettoni, utilizzati dal capo servizio Tadini per evitare fermate ripetute dell’impianto, hanno contribuito al blocco dei freni. Al momento, non si conosce il numero esatto delle parti civili che si costituiranno nel processo, ma si sa che il Comune di Stresa e la Regione Piemonte presenteranno richiesta. Sono in corso trattative per i risarcimenti alle famiglie delle vittime, condotte dall’avvocato Natascia Forconi per conto della società Leitner. La Leitner si è dichiarata disponibile a risarcire le famiglie, ma ha ribadito la sua estraneità ai fatti contestati. Se l’operazione dei risarcimenti avrà successo, il numero delle parti civili potrà ridursi. L’udienza preliminare sarà determinante per definire il quadro completo del processo.

Articolo precedenteIncidenti stradali a Varese: donne ferite, indagini in corso
Articolo successivoFurto in un negozio di abbigliamento a Gallarate: tre giovani donne bloccate, una ancora in fuga

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui