Il sistema mafioso lombardo, svelato dalla direzione distrettuale antimafia di Milano, è stato al centro dell’ultima puntata di Report su Rai Tre. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Cerreti, ha portato all’individuazione di oltre 150 persone coinvolte, ma solo 11 di loro hanno ricevuto misure cautelari.
Il giornalista Giorgio Mottola ha focalizzato la sua attenzione su Gioacchino Amico, figura di collegamento tra le tre principali organizzazioni criminali italiane: mafia, ‘ndrangheta e camorra. Dalle intercettazioni è emersa l’idea di unire la ‘ndrangheta di Legnano, guidata da Massimo Rosi e alleata con i gelesi, la mafia e il clan di camorra dei Senese, di cui fa parte anche Giancarlo Vestiti.
Mottola ha spiegato gli obiettivi di questo presunto sistema mafioso lombardo: dalle cooperative al superbonus, dai rapporti con la politica al traffico di droga. Si è arrivati anche a parlare del legame tra il padre del presidente del Consiglio, Franco Meloni, e il clan di camorra dei Senese, per il quale avrebbe introdotto partite di droga in Italia. È importante precisare che Giorgia Meloni ha interrotto i rapporti con suo padre da molti anni.
Il giornalista ha approfondito i legami con la politica, rivelando l’avvicinamento a Paola Frassinetti, attuale sottosegretaria all’Istruzione, e i rapporti tra Amico e Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia. Inoltre, si è parlato del tentativo di Amico di candidarsi come sindaco a Busto Garolfo e dell’ipotesi di portare in parlamento un medico attraverso la corrente di Daniela Santanchè.
Nel corso della puntata sono state mostrate immagini delle videocamere nascoste piazzate in vari luoghi di incontro a Busto Garolfo, in uffici di imprese edili, in un terreno di Castano Primo e in altri luoghi tra Cinisello Balsamo, Abbiategrasso e Milano. Sono state mostrate mazzette di soldi sui tavoli delle discussioni sui cantieri edili, ma anche sacchi di marijuana e partite di cocaina. Lecito e illecito si sono mescolati come se facessero parte dello stesso piano, ma secondo il gip di Milano, Sigrfrido Ranucci, si tratterebbe di suggestioni fantasiose.