La comunità di Sant’Angelo Lodigiano è colpita dal dolore per la scomparsa di Giovanna Pedretti, 59 anni, titolare insieme al marito della pizzeria Le Vignole.
La sofferenza si manifesta non solo attraverso i numerosi messaggi sui social media dei gruppi Facebook del Comune di Lodi, ma anche attraverso uno striscione apparso davanti al locale di via XX Settembre che chiede rispetto per la famiglia e di non essere più disturbati dai media.
La tragedia di Giovanna Pedretti è iniziata con una recensione online in cui un cliente si lamentava di essere stato messo vicino a un tavolo dove erano seduti gay e disabili. Dopo i primi elogi per la risposta della donna, sono sorti dubbi sulla veridicità della pubblicazione e sono iniziate le critiche sui social media.
Lorenzo Biagiarelli, food blogger e compagno della giornalista Selvaggia Lucarelli, è stato uno dei primi a sollevare dubbi sulla veridicità del commento e ha anche contattato telefonicamente Giovanna Pedretti per chiedere spiegazioni. Anche un servizio del Tg3 è stato criticato per aver intervistato la ristoratrice.
Purtroppo, gli eventi si sono rapidamente svolti e domenica sera è stata trovata senza vita Giovanna Pedretti. La Procura di Lodi sta indagando per istigazione al suicidio e sta cercando di ricostruire i passaggi tra la pubblicazione della recensione e il ritrovamento del corpo. Gli investigatori vogliono anche verificare la veridicità del commento omofobo e discriminatorio.
Al momento, si attendono gli esiti dell’autopsia e delle analisi sulla sua auto per ricostruire le ultime ore di Giovanna Pedretti. Nel frattempo, la figlia della donna ha criticato Selvaggia Lucarelli per aver massacrato mediaticamente sua madre e ha chiesto ai giornalisti di andarsene.
La comunità di Sant’Angelo Lodigiano è sconvolta per questa tragedia e chiede rispetto per la famiglia di Giovanna Pedretti.